Un commercialista è stato arrestato mentre per tre imprenditori è scattata la misura cautelare dell'obbligo di firma. Inoltre, è stato compiuto un sequestro di oltre sette milioni di euro
Otto persone sono state indagate nell'ambito di un'indagine della guardia di finanza di Pavia che ipotizza, a vario titolo, il reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari, reati di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, false comunicazioni sociali e indebita compensazione di crediti Iva inesistenti. Un commercialista è stato arrestato mentre per tre imprenditori è scattata la misura cautelare dell'obbligo di firma. Inoltre, è stato compiuto un sequestro di oltre sette milioni di euro.
Le indagini
"La misura cautelare - spiega in una nota il procuratore Fabio Napoleone - rappresenta l'epilogo di una articolata indagine svolta dalla guardia di finanza di Voghera, coordinata dalla Procura della Repubblica di Pavia, che ha consentito di disarticolare un sodalizio criminale tra professionisti, soggetti con il ruolo di prestanome e imprenditori attivi nel settore edile, della consulenza amministrativa, pubblicità, tutti operanti tra le province di Pavia, Milano, nonché presso sedi di Napoli, Torino e Monza Brianza". Secondo quanto ricostruito, lo schema criminale prevedeva che le società "emettessero fatture false nei confronti di numerose imprese operanti tra Lombardia, Piemonte e Campania - si legge ancora nel comunicato della Procura -. Successivamente ciascun soggetto cliente provvedeva al pagamento della fattura falsa attraverso bonifici bancari, per poi vedersi restituita la somma di denaro, previo prelevamento in contati dell'intero importo, al netto del corrispettivo per il servizio pari al 5-9 per cento dell'imponibile".