Per lui i pm avevano chiesto la misura cautelare in carcere rigettata dal gip e poi riconosciuta dal Riesame
E' stato arrestato un altro ragazzo nell'inchiesta della squadra mobile di Milano, coordinata dall'aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo, sulle aggressioni sessuali in piazza del Duomo nella notte di Capodanno. Si tratta di A. F., nato nel 2003 e residente a Milano. Per lui i pm avevano chiesto la misura cautelare in carcere rigettata dal gip e poi riconosciuta dal Riesame. Oggi è arrivata la bocciatura del ricorso della difesa in Cassazione e, a quanto si è appreso, il provvedimento per violenza sessuale di gruppo è stato eseguito. E' il terzo maggiorenne arrestato nell'indagine, assieme a 2 minorenni.
La vicenda
Il 7 marzo il Riesame di Milano, accogliendo il ricorso dei pm dopo il no del gip, aveva deciso che anche nei confronti del 19enne andasse applicata la custodia in carcere e in particolare per il caso più grave emerso nell'inchiesta, quello dello stupro ai danni di una coetanea vicino a via Mazzini, la cui aggressione era stata documentata da un video finito sul web. Gli inquirenti, seguendo la giurisprudenza più recente, hanno evidenziato che era sufficiente accertare la presenza sul luogo dei giovani, anche per fare "muro" e istigare alle violenze, per attribuire il reato di violenza sessuale di gruppo. Linea accolta dal Riesame (presidente del collegio Alessandra Galli). Poi, nelle scorse ore è arrivata la decisione della Cassazione che ha respinto il ricorso della difesa. Il 19enne soprattutto sulla base dei riconoscimenti tramite le immagini e delle dichiarazioni delle vittime (11 in totale in cinque episodi distinti), è accusato di aver preso parte agli abusi sessuali sulla 19enne, che era in compagnia di un'amica. Gli venivano contestate anche le violenze su due ventenni tedesche, caso non riconosciuto, però, per lui dal Riesame. "Ho urlato cercandola - ha messo a verbale l'amica della 19enne - sono anche salita su un muretto per individuarla ma l'ho persa di vista (...) era lì che cercava di coprirsi con il giubbino stretto sul petto, non aveva più indumenti addosso (...) rannicchiata per terra piena di lividi". Nell'indagine erano già finiti in carcere M. I., 18 anni e fermato a Milano, e A. B., 21enne di Torino. Per la vicenda pure la magistratura minorile aveva già disposto l'arresto di un 16enne egiziano senza fissa dimora e di un connazionale 17enne con permesso di soggiorno. Nove ragazze, poi, hanno anche già confermato i loro racconti in un incidente probatorio.