L'ufficio del Gup del Tribunale di Sondrio ha già fissato l'udienza preliminare che si terrà a metà settembre
"Voglio il porto d'armi per potermi difendere da sola, in caso di necessità, perché la giustizia non mi protegge, non prende provvedimenti contro chi da anni mi minaccia e aggredisce". Così alcuni mesi fa Piera Pendusci, 62 anni, vedova che vive sola in una contrada di Berbenno (Sondrio), si era rivolta al suo avvocato per incaricarlo di sbrigarle le pratiche per avere un'arma. La Procura di Sondrio, dopo che il caso era diventato mediatico, ha accelerato le indagini e ora chiede il rinvio a giudizio di Sem Partesana, 55 anni, il vicino di casa che da anni perseguiterebbe la donna con minacce, danneggiamenti e aggressioni. Ne dà notizia oggi l'edizione Alta Lombardia del quotidiano Il Giorno.
La vicenda
L'ufficio del Gup del Tribunale di Sondrio ha già fissato l'udienza preliminare che si terrà a metà settembre. A carico dell'uomo che, da alcune settimane, è colpito da una misura cautelare consistente nell'obbligo di non avvicinarsi a Pendusci e alla sua casa, mantenendo una distanza di almeno 500 metri, il sostituto procuratore Chiara Costagliola ha raccolto diversi elementi fra cui testimonianze e filmati, questi ultimi allegati alle numerose denunce. "La mia vita è da anni un inferno. Quando rincaso dall'ospedale dove lavoro come addetta alle pulizie, spesso la sera, mi faccio accompagnare da amici o mio fratello perché ho paura di essere aggredita", racconta la presunta vittima.