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Botte e violenze alla figlia piccola, 23enne condannata a Sondrio

Lombardia

Nel frattempo il Tribunale dei minorenni di Milano ha sottratto la piccola alla madre per darla in adozione

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Una ragazza di 23 anni è stata condannata dal Tribunale di Sondrio a un anno e cinque mesi di reclusione per maltrattamenti ripetuti nei confronti della figlia di tre anni. Lo riporta l'edizione Alta Lombardia del quotidiano "Il Giorno". 

La vicenda

Botte e violenze avevano provocato alla bimba lesioni serie in diverse parti del corpo, fra cui l'incrinazione di alcune costole. La giovane madre, originaria del Brasile, all'epoca dei fatti era residente in un paese della Valchiavenna. A fare scattare l'indagine del pm Elvira Antonelli le segnalazioni dei medici durante il ricovero della piccina in ospedale. Nel frattempo il Tribunale dei minorenni di Milano ha sottratto la piccola alla madre per darla in adozione.

Le parole del legale difensore

"Valuteremo le motivazioni della sentenza - dichiara ora l'avvocato difensore della donna - per poi presentare ricorso in appello a Milano. Con la collega del Collegio difensivo avevo chiesto una perizia per accertare la non imputabilità dell'assistita, ma i giudici hanno respinto la richiesta. La giovane mamma si è trovata ad affrontare una situazione più grande di lei, provenendo dall'altra parte del mondo e senza mai essere riuscita a integrarsi nel tessuto sociale ed economico della Valchiavenna".