Il disvelamento dei ritratti, accompagnato da un lungo applauso dei fedeli, è avvenuto a seguito della proclamazione della formula di rito per la beatificazione pronunciata in latino dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto della congregazione per le Cause dei Santi
Don Mario Ciceri e Armida Barelli sono stati proclamati beati. Le foto dei due nuovi beati sono state svelate alle spalle dell'altare nella gremita cattedrale del Duomo di Milano.
La cerimonia
Il disvelamento dei ritratti, accompagnato da un lungo applauso di fedeli, è avvenuto a seguito della proclamazione della formula di rito per la beatificazione pronunciata in latino dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto della congregazione per le Cause dei Santi. Tra i concelebranti, l'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini.
Le storie dei due nuovi beati
Armida Barelli, nata nel 1882 e morta nel 1952, è stata fondatrice della Gioventù Femminile dell'Azione Cattolica e cofondatrice dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, dell'Istituto secolare delle Missionarie della Regalità di Nostro Signore Gesù Cristo e anche dell'Opera della Regalità per la liturgia. La Diocesi di Milano spiega in un comunicato che ha contribuito a formare migliaia di giovani donne che attraverso l'esempio della "sorella maggiore" hanno imparato ad amare Dio, il prossimo, la Chiesa e a spendersi attivamente nella società del proprio tempo.
Mario Ciceri, nato nel 1900 in Brianza e deceduto nel 1945, è stato ordinato sacerdote nel 1924 e nominato vicario parrocchiale di Brentana di Sulbiate. Ha vissuto tutto il suo ministero in quella parrocchia a servizio dell'oratorio, dell'Azione Cattolica, dei malati e degli sfollati di guerra. Durante il secondo conflitto mondiale ha accompagnato i ricercati verso la Svizzera, fornendo loro documenti e lasciapassare falsi. Per questo ha ricevuto alla memoria la medaglia d'oro per la Resistenza.