L'ipotesi è che si tratti di incendio doloso essendo stati ritrovati, sul posto, sei inneschi. A fuoco sono andati plastica, copertoni, materiale per la coibentazione e diversi container. Aperta un'inchiesta
Un incendio di vaste proporzioni che ha richiesto oltre tre ore di lavoro per cinque squadre di vigili del fuoco è divampato, ieri sera, sul retro di un capannone dismesso, tra la statale via Emilia e la A1 a Guardamiglio, di un'azienda fallita 15 anni fa, e tuttora sotto sequestro, che recuperava rottami e rifiuti, batterie d'auto, pezzi di carrozzerie e altro materiale.
Le ipotesi
L'ipotesi è che si tratti di incendio doloso essendo stati ritrovati, sul posto, sei inneschi. A fuoco sono andati plastica, copertoni, materiale per la coibentazione e diversi container. Sul posto è arrivato anche personale dell'Arpa che ha monitorato l'aria e eseguirà, nei prossimi giorni, anche campionamenti delle acque di spegnimento finite nelle rogge e nei corsi d'acqua limitrofi. I carabinieri hanno eseguito un attento sopralluogo, ma non è stato possibile ispezionare l'interno del capannone, operazione che si intende effettuare non appena arriverà il nulla osta del giudice delegato. Il Comune di Guardamiglio, dopo il fallimento dell'azienda, aveva ordinato lo sgombero, la pulizia e la bonifica dell'area: operazione non avvenute come richiesto. La procura di Lodi ha aperto un'inchiesta.