È successo sabato sera. Il 40enne, un pregiudicato ai domiciliari, dopo l'infanticidio è andato a Gazzada, sempre nel Varesotto, e ha tentato di uccidere la moglie da cui si stava separando, che era ospite dai genitori. Prima di tentare la fuga ha lasciato un biglietto sul cadavere del figlio: "Mi dispiace, perdonami papà”, poi ha confessato il suo gesto
Un uomo di 40 anni, Davide Paitoni, ha ucciso in casa il figlio di 7 anni, Daniele. L'episodio è successo sabato notte in provincia di Varese, a Morazzone. Dopo l'omicidio l'uomo, un pregiudicato ai domiciliari, ha nascosto il corpo del bambino in un armadio e ha raggiunto in auto Gazzada Schianno, sempre nel Varesotto, dove ha tentato di uccidere la moglie da cui si stava separando, e che era ospite dai genitori.
Prima di tentare la fuga ha lasciato un biglietto sul cadavere del figlio: "Mi dispiace, perdonami papà”, poi ha confessato il suo gesto ed espresso parole di disprezzo per la moglie.
L'aggressione in casa dei suoceri e l'arresto
Il 40enne ha aggredito la donna, dalla quale si stava separando, a coltellate, forse usando la stessa arma utilizzata per uccidere il figlio. Paitoni ha ferito la donna in maniera non mortale e poi è fuggito. I carabinieri lo hanno rintracciato alle prime luci dell'alba a Viggiù mentre era a bordo della sua auto, una Golf grigia. Dopo aver cercato di sottrarsi alla cattura speronando l'auto dei militari dell'Arma e successivamente fuggendo a piedi, l'uomo è stato fermato nella zona boschiva di Colle Sant'Elia, era in possesso di coltello e nell'auto è stata ritrovata della cocaina. Sono stati i genitori della donna ad avvisare i militari della presenza del nipotino a casa del 40enne. Paitoni, che si trovava ai domiciliari dopo essere stato arrestato per aver accoltellato alla schiena un collega di lavoro, lo scorso 26 novembre ad Azzate (Varese), aveva ottenuto di trascorrere il Capodanno con il figlio e poi sarebbe dovuto tornare dalla madre, ora ricoverata in ospedale, fuori pericolo. Dopo l'omicidio del bimbo Paitoni avrebbe lasciato un biglietto e avvertito il padre anziano con un messaggio vocale spiegando di aver fatto del male al figlio e di non guardare nell'armadio della sua camera da letto. Il provvedimento di fermo è stato emesso dalla Procura di Varese in presenza di gravissimi indizi.