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Milano, truffa false polizze e fondi investimento: sequestrati 21 milioni, 11 indagati

Lombardia
©IPA/Fotogramma

I coinvolti nell’operazione del nucleo di polizia economico-finanziaria delle Fiamme Gialle avrebbero raggirato quasi 1.500 investitori, inducendoli a versare denaro in fondi mobiliari costituiti alle Isole Bermuda e nel Lichtenstein e gestiti da società maltesi, che nel tempo si sono rivelati privi di liquidità

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Il nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Milano, nel corso di un’operazione eseguita quest’oggi, ha effettuato un sequestro preventivo (provvedimento a firma del gip Alessandra Cecchelli) di oltre 21 milioni di euro nei confronti di 11 indagati accusati di aver raggirato quasi 1.500 investitori, tra cui numerosi professionisti e imprenditori in Italia.

La truffa

Gli indagati (residenti in Svizzera, nel territorio lombardo, a Roma e nel Pesarese) avrebbero convinto gli investitori in modo fraudolento a effettuare investimenti in fondi mobiliari costituiti alle Isole Bermuda e nel Lichtenstein. Le indagini condotte dagli agenti hanno consentito di ricostruire la truffa realizzata dagli 11 soggetti che avevano convinto gli investitori a impiegare le proprie risorse finanziarie, direttamente o attraverso la sottoscrizione di polizze assicurative del tipo unit linked emesse da compagnie estere, in fondi gestiti da società di investimento a capitale variabile maltesi, che si sono rivelati nel tempo privi di liquidità.

La rete finanziaria

Dalle indagini è emerso che il collocamento delle polizze è avvenuto attraverso una rete di distributori assicurativi italiani tra loro collegati, alcuni dei quali oggi non più esistenti per effetto di operazioni societarie straordinarie intervenute nel corso degli anni. La rete di società finanziarie, con sede in territorio maltese, è stata completamente smantellata e il denaro degli investitori non è stato utilizzato per alimentare i fondi in questione, essendo stato, invece, instradato verso l'Italia, anche attraverso conti svizzeri, a vantaggio degli indagati "collocatori" delle polizze assicurative e autori della frode.

L'associazione a delinquere

Quella al centro del blitz era un'associazione a delinquere "radicata in parte in Italia e in parte all'estero", tra "Svizzera, Lussemburgo, isole Bermuda e Malta" e che avrebbe commesso "una pluralità di reati di truffa aggravata e autoriciclaggio" con "condotte truffaldine di rilevanti dimensioni" attraverso la "induzione alla sottoscrizione di quote di fondi di investimento" di diverse società, in realtà 'scatole vuote', tra cui la Global Quality selection. Lo scrivono i pm milanesi nei capi di imputazione. Tra le contestazioni anche quella di aver violato il testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, la cosiddetta 'legge Draghi', perché il presunto promotore del gruppo senza "essere abilitato" svolgeva "esercizio abusivo di attività finanziaria" attraverso la "promozione di investimenti in strumenti finanziari", in particolare fondi comuni di investimento "domiciliati nelle isole Bermuda" gestiti da una "società di diritto elvetico". I profitti delle truffe, secondo i pm, venivano incassati attraverso una società basata alle Bermuda.

Procuratore: "Attenzione ai guadagni facili"

"Bisogna fare attenzione ai guadagni facili, laddove ci sono proposte di trading online in cui vengono prospettati profitti facili attraverso strumenti finanziari, bisogna essere particolarmente attenti". Lo ha spiegato il procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco in relazione all'inchiesta, coordinata anche dal pm Luigi Furno. "In questi casi di investimenti in fondi chiusi - ha aggiunto - va prestata massima cautela".