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Vigevano, uccide la compagna e si costituisce dopo oltre 24 ore

Lombardia
©Ansa

Il delitto, sul quale al momento si sono appresi pochi particolari, sarebbe stato commesso nel bagno dell'abitazione della donna, in corso Novara 4, il 10 agosto

 

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Ha ucciso, tagliandole la gola con un coltello da cucina, la donna con cui conviveva da appena un paio di settimane e poi ne ha tenuto in casa il cadavere per più di 24 ore, finché alle 17 di ieri non si è costituito. L'episodio è accaduto a Vigevano, nel Pavese  La vittima è Marylin Pera, 39 anni. L'uomo, Marco De Frenza, 59 anni, è stato posto in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario. Si trova ora nel carcere di Pavia, in attesa dell'interrogatorio di convalida del gip.

Ha ammesso le proprie responsabilità

Di fronte agli inquirenti, De Frenza, che risulta avere molti precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, è apparso tranquillo: ha ammesso quel che aveva fatto senza trovare scuse, precisando solo di essere stato sotto l'effetto degli alcolici. Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, il delitto sarebbe avvenuto al culmine di un litigio causato dal fatto che la donna, con cui aveva intrapreso una relazione da due settimane appena, voleva andarsene per tornare dall'ex marito, dal quale era separata, per il timore di perdere l'affidamento del figlio ancora piccolo, in questi giorni con il padre, e di non poterlo più vedere.

La vicenda

Per un breve periodo il figlio di De Frenza, partito per le vacanze, aveva messo a loro disposizione il suo appartamento al primo piano di un piccolo caseggiato in corso Novara 4, nel centro di Vigevano. Si erano trasferiti lì da pochi giorni e avrebbero dovuto andarsene alla fine della settimana. Secondo il racconto di De Frenza ai poliziotti, l'omicidio è avvenuto all'ora di pranzo di martedì. La discussione non dev'essere stata molto animata perché i vicini hanno riferito di non aver sentito nulla e di non conoscere l'uomo e la donna che solo da pochi giorni vivevano in quell'appartamento. L'uomo è rimasto in casa fino alle 17.30 di ieri, quando si è presentato alla casa di reclusione di Vigevano. Al corpo di guardia ha detto di aver commesso un omicidio: subito è stato informato il 112 e sul posto è arrivata una volante del commissariato cittadino, che l'ha preso in consegna. A tarda ora, dopo aver raccolto il suo racconto, gli agenti l'hanno condotto in carcere a Pavia. A seguire il caso è il sostituto procuratore di turno, Alberto Palermo.