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Abusi su sette minori, arrestato un sacerdote nel Milanese

Lombardia
©Ansa

Secondo le accuse, don Emanuele Tempesta, al suo primo incarico, avrebbe molestato i minori nella propria abitazione, annessa alla parrocchia, nel periodo dal febbraio 2020 al maggio 2021

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Si trova agli arresti domiciliari per violenza sessuale ai danni di sette bambini, tra i 7 e gli 11 anni, don Emanuele Tempesta sacerdote, al suo primo incarico, che avrebbe molestato i bambini nella propria abitazione, annessa alla parrocchia di Busto Garolfo (Milano), nel periodo dal febbraio 2020 al maggio 2021. È stata la Diocesi a renderlo noto questa mattina. Gli agenti della Squadra Mobile di Milano hanno avviato le indagini su denuncia di alcune mamme che avevano ricevuto le confidenze dei figli. Racconti poi confermati dai piccoli durante un'audizione protetta. Ora i bambini saranno risentiti con la formula dell'incidente probatorio anche dal pm di Busto Arsizio, Flavia Salvatore. Gli elementi raccolti hanno portato ai domiciliari per il sacerdote (in una località lontano dalla parrocchia), arrestato quando si trovava in una colonia estiva.

I precedenti casi nel Milanese

Lo scorso 5 luglio, dopo la sentenza in secondo grado con cui i giudici della Corte di Appello di Milano hanno parzialmente riformato la condanna di don Mauro Galli, confermando comunque la sussistenza del reato di abusi sessuali ai danni di un minorenne, la Curia aveva ribadito che Galli "resta sospeso da ogni incarico pastorale e non può esercitare pubblicamente il ministero sacerdotale". È di oggi invece la notizia che un seminarista di 26 anni, aiuto del parroco e addetto alla gestione dell'oratorio in un Comune del Milanese ha avuto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati da una 15enne che è accusato di aver violentato, violenza preceduta da una serie di messaggini pornografici. A emettere il provvedimento il gip di Milano che ha rigettato la richiesta di arresto avanzata dal pm.

Le reazioni per il caso di Busto Garolfo

La notizia ha creato sconcerto a Busto Garolfo. "Non abbiamo mai sentito nulla e facciamo fatica davvero a crederci", "era sempre gentile quel ragazzo, mai una parola fuori posto" sono alcuni dei commenti degli abitanti. La stessa Diocesi ha sottolineato in un comunicato di aver preso atto "con stupore e dolore di questa notizia" assicurando l'impegno "sin da subito ad approfondire i fatti, applicando le indicazioni del diritto universale della Chiesa e della Cei e a seguire le indicazioni che le verranno date dalla Santa Sede". "Non è mai giunta alla Curia, al Vicario di zona e al parroco - ha aggiunto - alcuna segnalazione relativa ai fatti oggetto dell'indagine". L'arcivescovo, monsignor Mario Delpini, ha espresso "la propria vicinanza alle comunità parrocchiali di Busto Garolfo e in particolare a tutti i soggetti in vario modo coinvolti nella vicenda". La Chiesa milanese "nel ribadire il suo impegno per garantire la migliore tutela a tutti i minori coinvolti nelle iniziative pastorali, ricorda inoltre che il 23 novembre 2019 è stato costituito il 'Referente diocesano per la tutela dei minori' che, seguendo adeguate modalità di contatto, ha la finalità di accogliere le segnalazioni relative a presunti abusi su minori e di raccogliere gli elementi per una prima valutazione dell'Ordinario".