Queste le accuse: associazione a delinquere di tipo mafioso, trasferimento fraudolento di valori e illecita concorrenza con minaccia o violenza con l'aggravante dell'utilizzo del metodo mafioso
Associazione a delinquere di tipo mafioso, trasferimento fraudolento di valori e illecita concorrenza con minaccia o violenza con l'aggravante dell'utilizzo del metodo mafioso: sono state disposte misure cautelari per 12 persone ritenute responsabili di questi reati a vario titolo e in concorso tra loro. A dare esecuzione all'ordinanza di applicazione delle misure cautelari, sono stati i carabinieri a conclusione di indagini coordinate dalla procura della Repubblica - Direzione distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, nell'ambito dell'operazione denominata 'Geolja'.
Le indagini
Le cosche Piromalli e Molè di Gioia Tauro, dopo i contrasti determinati dall'omicidio del boss Rocco Molè, e dopo gli arresti che in questi anni hanno colpito le due famiglie, hanno deciso di stringere un patto di non belligeranza, delineando nuovi equilibri criminali sul territorio e ribadendo il proprio predominio nel settore delle estorsioni. Questo è quanto emerge dall'indagine, che ha preso avvio dall'incendio, avvenuto nella notte tra il 18 e il 19 agosto 2019, del panificio "L'Arte del Pane" i cui titolari hanno sollecitato l'intervento dei boss di Rosarno, loro paese d'origine, per individuare i responsabili e risolvere la questione mediante la "messa a posto".
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