Un 65enne e un 33enne sono stati arrestati dalla polizia per aver gestito per anni un finto studio di tatuatori nel capoluogo lombardo, che in realtà serviva come copertura per l’attività di sfruttamento della prostituzione
Un ex carabiniere di 65 anni e suo figlio 33enne sono stato arrestati dalla polizia per aver gestito per anni un finto studio di tatuatori a Milano che in realtà serviva come copertura per l'attività di sfruttamento della prostituzione. I due sono entrambi di Palermo e devono rispondere di sfruttamento, favoreggiamento della prostituzione e reclutamento di due ragazze romene a cui lasciavano il 50 per cento della prestazione, pagata dagli 80 ai 100 euro.
L’attività
Secondo quanto riferito dagli agenti del commissariato Monforte Vittoria, il 65enne ha lavorato 17 anni come carabiniere e, a detta dell'arrestato, per 16 di questi ha prestato servizio nei servizi segreti. A seguito di procedimenti penali per porto abusivo di arma e falso ideologico è uscito dall'Arma e ha aperto assieme al figlio un'agenzia di investigazioni. Chiusa quest'altra attività, negli ultimi 5 anni i due hanno registrato l'associazione "Salute e Benessere", una copertura per uno studio di tatuaggi che a sua volta nascondeva una casa d'appuntamenti in via Mantova.
Le indagini
Le indagini sono iniziate all'inizio del 2020 quando i due, a seguito del lockdown, hanno abbassato la saracinesca del negozio e hanno iniziato a far entrare i clienti dal retro, passando dal portone del condominio. Sono stati proprio i residenti a presentare gli esposti. Gli investigatori hanno compiuto 6 appostamenti, durante i quali hanno accertato la presenza a turno di padre e figlio.