Le accuse sono di corruzione aggravata e continuata, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, favoreggiamento aggravato dell'immigrazione clandestina, falsa attestazione a pubblico ufficiale su identità o qualità personali, rivelazione di segreti d'ufficio e uso di atto falso
Un poliziotto in servizio alla polizia di frontiera dell'aeroporto di Orio al Serio è stato arrestato e altri due denunciati, in un'indagine della squadra mobile di Bergamo che ha fatto luce su un presunto giro di timbri falsi apposti sui documenti di soggiorno di alcuni cittadini immigrati albanesi che arrivavano a Orio.
Gli altri arresti
Altre due persone, il titolare - albanese - e la collaboratrice - italiana, di Cremona - di un'agenzia di pratiche amministrative di Treviglio, sono state arrestate, così come sono stati denunciati a piede libero altri quattro albanesi. Le accuse sono di corruzione aggravata e continuata, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, favoreggiamento aggravato dell'immigrazione clandestina, falsa attestazione a pubblico ufficiale su identità o qualità personali, rivelazione di segreti d'ufficio e uso di atto falso.
Le indagini
Dalle indagini è emerso che i titolari dell'agenzia di pratiche si adoperavano "per garantire l'illecito ingresso e la permanenza di soggetti albanesi privi dei previsti requisiti di legge sul territorio nazionale, grazie alla collaborazione, lautamente retribuita, del sovrintendente capo in servizio alla polizia di frontiera di Orio al Serio quale coordinatore dei turni del personale con mansioni di addetto ai controlli documentali sui passeggeri dei voli aerei", rileva una nota di questura e procura. L'agenzia è stata posta sotto sequestro. Inotre, contro gli indagati ci sono riprese video che gli inquirenti giudicano 'inequivocabili', tra cui il passaggio di una mazzetta di denaro tra la titolare dell'agenzia e il poliziotto. Il poliziotto - secondo le accuse - apponeva sui documenti dei cittadini albanesi indicati dalla titolare e dalla collaboratrice dell'agenzia il timbro del posto di frontiera dell'aeroporto, fingendo così che gli immigrati fossero in effetti transitati da lì in ingresso in italia e consentendo così loro di circolare liberamente in Italia. Uno degli albanesi era stato anche fermato per un controllo dalla polizia stradale di Seriate, risultando così in regola grazie al timbro ed evitando di incappare nell'espulsione che sarebbe stata invece prevista. Gli albanesi irregolari venivano inoltre inviati all'aeroporto di Orio in concomitanza con il turno del sovrintendente ora arrestato e dei voli in arrivo dall'Albania, per non destare sospetti.
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