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Bergamo, rinviato a giudizio per corruzione l'ex senatore Enrico Piccinelli

Lombardia

Il provvedimento del gup nasce nell'ambito dell'inchiesta su una presunta tangente versata da alcuni imprenditori per far approvare dalla Provincia un Pgt con maggiori cubature per Foppolo, nota località turistica bergamasca. Il documento non fu approvato

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L'ex senatore di Forza Italia e assessore provinciale all'Urbanistica a Bergamo, Enrico Piccinelli è stato rinviato a giudizio dal gup Vito Di Vita per corruzione nell'ambito dell'inchiesta per la vicenda di una presunta tangente versata da alcuni imprenditori per far approvare dalla Provincia un Pgt con maggiori cubature per Foppolo, nota località turistica bergamasca, il Pgt non fu approvato dalla Provincia. Il difensore di Piccinelli, l'avvocato Mauro Angarano, aveva chiesto il non luogo a procedere.

La decisione del gup

Il non luogo a procedere è stato invece deciso dal gup per l'imprenditore bresciano Sergio Lima, per l'amministratore delegato di una fiduciaria elvetica Renzo Bordogna e per Giacomo Martignon, ex ad di Devil Peak. Prosciolti in abbreviato anche il costruttore Mauro Regazzoni, Flavio Papetti, titolare di uno studio di architettura e l'immobiliarista Battista Vistalli. Hanno invece chiesto e ottenuto il patteggiamento l'ex sindaco di Foppolo Giuseppe Berera (2 anni e 4 mesi) e l'ex primo cittadino di Valleve, Santo Cattaneo (2 anni). Patteggiati due anni anche dai due accusatori dell'ex senatore, i fratelli Fulvio e Maria Cristina Boccolini, titolari di uno studio di contabilità, che si erano autoaccusati di avere ricevuto i soldi per smuovere la pratica in Provincia e di averne consegnato una parte, 275 mila euro, a Piccinelli. Berera e i Boccolini sono stati assolti dall'accusa di traffico di influenze illecite perché il fatto non sussiste.