L’indagine della procura si allarga dopo quattro arresti nel 2019 e l’arresto nel 2020. I nuovi soggetti coinvolti sono cinque agenti di polizia locale, un impiegato del settore riscossioni, un dipendente del Comune, uno dell'Aler, uno di Ats e due poliziotti
L’inchiesta della procura di Milano sul malaffare che permetteva, nel capoluogo lombardo, di farsi cancellare le multe se si avevano contatti con alcuni esponenti della polizia locale, si allarga dopo i quattro arresti nel 2019 e l'arresto nel 2020. Risultano indagate altre 11 persone: cinque agenti della polizia locale, un impiegato del settore riscossioni, un dipendente del Comune, uno dell'Aler, uno di Ats e due poliziotti. Lo riportano oggi Il Giorno e il Corriere della Sera.
Gli indagati
In tutto, tra gli indagati della polizia locale quelli iscritti alla Cisl sono sette, tra cui l'attuale segretario milanese e il suo predecessore, Mauro Cobelli, al centro della vicenda che ha portato alle dimissioni dell'ex comandante dei vigili, Antonio Barbato.
La vicenda
Le multe venivano tolte, secondo quanto scritto, o con interventi telematici o grazie a personale coinvolto nell'ufficio dedicato alle sanzioni, in via Friuli, dietro la corresponsione di una parte del dovuto che finiva nelle tasche dei protagonisti della vicenda.