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Stalking, arrestato uomo dal gip di Milano

Lombardia

Dopo la denuncia, sono seguite altre otto integrazioni, una richiesta al pm di aggravamento della misura cautelare e una richiesta di avocazione dell'indagine, poi non concessa

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Gli avrebbe inviato decine di messaggi via sms, WhatsApp, email, Facebook, Instagram, avrebbe finto di essere lui su una chat di incontri fissando appuntamenti con uno sconosciuto che poi è andato a bussare alla porta della vittima, si sarebbe appostato per monitorare i suoi spostamenti e, infine, avrebbe preso in affitto una casa da cui, con un binocolo, poteva vedere il suo appartamento. Con l'accusa di atti persecutori aggravati nei confronti dell'ex compagno è finito in carcere a Milano un 46enne a cui, a marzo, era stata già applicata la misura cautelare del divieto di avvicinamento.

La decisione del gip

Il gip Manuela Cannavale, infatti, ha deciso di inasprire la misura cautelare mettendo in cella l'uomo, dato che, come si legge nel provvedimento, "non sa controllare i propri impulsi ed è assolutamente refrattario rispetto alle prescrizioni imposte". L'indagine nasce dalla denuncia-querela presentata nell'ottobre 2019 dalla vittima 38enne, assistita dall'avvocato Giuseppe De Lalla. Denuncia a cui sono seguite altre otto integrazioni, una richiesta al pm di aggravamento della misura cautelare e una richiesta di avocazione dell'indagine, poi non concessa. Nella denuncia viene ricostruito che i due avevano iniziato una relazione sentimentale nell'agosto 2016.

La ricostruzione dei fatti

Nel 2019 la vittima aveva deciso di lasciare il compagno, dopo una serie di "litigi, scenate di gelosia e finti tentativi di suicidio".  il giudice annota che, durante una perquisizione nell'appartamento del 46enne, che si trovava nello stesso cortile interno della casa dell'ex compagno, "veniva rinvenuto un binocolo posizionato su una sedia sul balcone posto esattamente di fronte all'appartamento occupato dalla persona offesa".