Ieri la prima dose è stata inoculata ai primi 50 ospiti. Intanto, nella stanza degli abbracci, dove gli anziani incontrano i parenti, si intravede la luce in fondo al tunnel
In Italia la campagna vaccinale sugli anziani delle Rsa, che avrebbero dovuto essere i primi, procede a rilento. Nella Rsa San Pietro di Monza ieri il vaccino è stato somministrati ai primi 50 ospiti ed entro venerdì si completerà la prima dose per tutti i 120 anziani presenti nella struttura e per il personale sanitario, che ha aderito al 90%. Intanto, nella stanza degli abbracci, dove gli ospiti incontrano i parenti con tutte le precauzioni necessarie, si intravede la luce in fondo al tunnel. (COVID: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA)
La somministrazione
“Va tenuto presente il tipo di vaccino. Quello di Pfizer richiede una preparazione presso l'hub e una consegna in tempi stretti alla struttura, di modo che possa essere somministrato nell'arco delle 6 ore”, spiegano dalla Rsa. Le dosi di vaccino arrivano già diluite nelle siringhe dal San Gerardo di Monza, pronte per essere iniettate. “L’altro aspetto più problematico - fa sapere ancora il personale - è legato all'autorizzazione per le persone non in grado di intendere e volere. Questo ha richiesto un po' di tempo, però l'abbiamo affrontato e stiamo risolvendo tutti i problemi”.