"Abbiamo preso una ci mancava poco per ammazzarla", aveva detto uno dei due marocchini finiti in carcere in una telefonata intercettata il 12 settembre scorso nelle indagini della polizia
Due marocchini di 24 e 25 anni sono stati arrestati per aver stuprato, rapinato e picchiato con numerosi pugni al volto e al corpo una loro connazionale di 34 anni il primo settembre scorso nella sua casa a Milano, dove la donna li aveva ospitati dopo che i tre avevano passato una serata assieme in un locale.
La ricostruzione dei fatti
"Abbiamo preso una ci mancava poco per ammazzarla", aveva detto uno dei due marocchini finiti in carcere in una telefonata intercettata il 12 settembre scorso nelle indagini della polizia, che ieri ha eseguito i due arresti. Le intercettazioni, scrive il gip nell'ordinanza, "consentono di ipotizzare che si tratti di soggetti dediti all'attività di spaccio di stupefacente, senza fissa dimora, che girano tra campagne e boschi cambiando spesso postazione per impedire una loro localizzazione". Allo stesso modo "cambiano spesso utenza telefonica, al fine di rendere difficile, se non impossibile, il loro rintraccio". I due sono stati, però, arrestati dopo complesse e accurate indagini che hanno accertato, grazie alla denuncia e al racconto della donna, che la vittima era stata picchiata fino a farle perdere i sensi. I due uomini, prima di andarsene dall'abitazione, le avevano anche portato via il cellulare.