In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Milano, il caso dei cani folgorati a causa della neve

Lombardia

Cinque i casi. L'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente ha fatto sapere che denuncerà i sindaci dei cinque comuni interessati per la mancata pulizia e manutenzione dei tombini che, colmi d'acqua, hanno fatto da conduttori di corrente

Condividi:

A Milano e in provincia è accaduto un caso strano. Cinque cani, a passeggio coi padroni, folgorati da una scarica di energia elettrica in Lombardia nel giro di pochi giorni. Ma la spiegazione è scientifica, con possibili risvolti addirittura nei tribunali, e riguarda la neve caduta in questi giorni.

La vicenda

La prima vittima lunedì a Bareggio, vicino a Milano, dove il cane è stato fulminato in via Gallina, a pochi passi dall'ufficio postale. Da quanto appreso, la scossa killer è partita da un tombino mentre dalle parti di Como, a Monte Olimpino, quasi in contemporanea un altro cane stramazzava a causa della dispersione di corrente causata dai cavi elettrici scoperti in un pozzetto di ispezione di un palo della luce. Il problema è proprio questo: i pozzetti dove passano le utenze dell'energia elettrica che, per via delle nevicate, si sono riempiti d'acqua. Per alcuni cani non c'è stato scampo. 

Gli altri episodi

Il terzo caso a Tavazzano in provincia di Lodi, dove è rimasto ucciso un rottweiler, mentre un altro cane sempre della zona è stato salvato dal veterinario. Il quarto caso a Cesano Boscone dove il padrone aveva portato fuori i suoi due cani e per uno di loro il passaggio sul tombino è stato fatale. Ultimo lutto a Milano nella zona delle colonne di San Lorenzo, dove un esemplare di razza Lagotto è stato trafitto dalla corrente dispersa da un faretto interrato. In questo caso, anche il suo proprietario è finito in ospedale.

Possibile denuncia

L'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (AIDAA) ha fatto sapere che denuncerà i sindaci dei cinque comuni interessati per la mancata pulizia e manutenzione dei tombini che, colmi d'acqua, hanno fatto da conduttori di corrente. "Il problema è l'incuria, la scarsa manutenzione - conferma all'Agi il veterinario Giorgio Pierini - Non è colpa dei proprietari di cani, almeno per quello che sappiamo, non possono certo tenere i cani in braccio durante una passeggiata o essere a conoscenza della mancata manutenzione di chi di dovere. Oltretutto ai cani piace giocare  quando ci sono la neve e le pozzanghere. A rischiare non sono solo i cani di piccola taglia - avverte - ma anche quelli grandi".