Così un passaggio: "L’augurio che voglio farvi per questo Natale e per questo nuovo anno che arriverà è che non perdiate mai la Fede"
"Il 2020 è stato un anno particolare. Ci ha resi tutti un po’ smarriti, confusi. Ci ha privato della presenza di tante persone care: del vostro compagno di banco, dell’elenco fatto in classe, di quello sguardo che spesso sa dire più delle parole. Abbiamo faticato sicuramente, ma siete stati bravi, questo lasciatemelo dire. Vi siete stancati ma non avete mollato, non abbiamo mollato", è quanto c'è scritto su una lettera, di un professore - Giuseppe Nicodemo, che insegna in due scuole medie di Milano - pubblicata dal sito de Il Corriere della Sera.
La lettera
Il professore, nel giorno di Natale, si è così rivolto ai suoi alunni: "La scuola riprenderà a pulsare, continuerà a fare rumore tra i corridoi, nel cortile. E di rumore ne farà così tanto che costringerà tutti a rimpiangere quel comodo pigiama e il calduccio di casa. L’augurio che voglio farvi per questo Natale e per questo nuovo anno che arriverà è che non perdiate mai la Fede. Rincorretela la felicità come se fosse il filo di un gomitolo: afferratelo, fatevi un nodo intorno al dito e lasciatevi condurre. Ridete, ma ridete così tanto da farvi male l’ugola, assaporate ogni istante come se non potesse ripetersi. Rischiate. Sentitevi vulnerabili, aprite il vostro cuore e non tenetevi tutto dentro: serve a poco".