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Covid Lombardia, Fontana: "Da domenica zona gialla". Oggi 2.093 casi

Lombardia

Nelle ultime 24 ore nella regione sono stati ricoverati in terapia intensiva 62 pazienti per un totale di 748 persone

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Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Lombardia

 

Nelle ultime 24 ore, sono 2.093 le persone risultate positive al Covid in Lombardia, a fronte di 24.229 tamponi effettuati.

Ieri, il governatore Attilio Fontana ha annunciato che da domenica la Lombardia sarà zona gialla. "È certamente una buona notizia. Significa infatti che la situazione continua a migliorare. Non è però né un traguardo né una condizione acquisita", ha commentato il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori.

Intanto, ieri si sono registrati 1.233 nuovi casi in Lombardia. (TUTTI GLI ACCERTAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

18:46 - Fontana: "Noi primi a chiedere modifiche su spostamenti"

"Per primo e con forza ho portato all'attenzione del Presidente del Consiglio la criticità delle restrizioni a livello comunale nei giorni delle festività, che ritengo eccessivamente discriminatorie per tante famiglie e soprattutto per coloro che vivono nelle piccole realtà". Lo scrive sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. "Mantenendo l'indispensabile livello di sicurezza, con il buon senso - aggiunge Fontana - si possono delineare regole più eque".

17:37 - In Lombardia 2.093 casi su 24.229 tamponi effettuati

Continua il calo dei ricoverati in Lombardia sia in terapia intensiva (-18, 748 in totale) che nei reparti ordinari(-114, 5.613 in totale). Con 24.229 tamponi effettuati sono 2.093 i nuovi positivi, con il rapporto all'8,6% identico a ieri. Tornano a salire i decessi che sono 172, per un totale di 23.449 morti in regione dall'inizio della pandemia. Per quanto riguarda le province, nella città metropolitana di Milano ci sono 632 nuovi casi, di cui 334 a Milano città, 275 a Varese, 231 a Brescia, 182 a Pavia, 176 a Monza e Brianza, 130 a Como e 120 a Mantova.

16:13 - Sole 24 ore, nei piccoli centri lombardi resistono vie shopping

Secondo il Rapporto Lombardia del Sole 24 ore, in edicola domani, le vie dello shopping resistono nei piccoli centri "Le vie dello shopping sono sotto stress - spiega il quotidiano - . Le immagini dei centri storici di Milano, Roma, Firenze e Venezia vuoti, con i negozi chiusi e le saracinesche abbassate sono una ferita al cuore del mondo retail. Ma la situazione varia da città a città". Stando all'indagine, "la nota più evidente è che le città cosiddette secondarie hanno resistito meglio alla crisi innescata dalla pandemia rispetto ai grandi centri turistici, penalizzati dallo stop ai viaggi dall'estero e anche tra regioni italiane". Secondo il report di Scenari Immobiliari - riportato dal Rapporto Lombardia del Sole 24 Ore - la Lombardia è tra le regioni maggiormente colpite dal punto di vista dei consumi. Nei primi sei mesi del 2020 il numero dei negozi si è ridotto del 2,8% (-2.300 attività), contro una diminuzione dell'1,4 nel 2019 e dello 0,8% nel 2018. Nell'ultimo quinquennio la contrazione è stata di quasi sei punti percentuali. Tutte le città più piccole, però, stanno soffrendo meno dei grandi centri turistici. Bergamo in estate ha registrato un discreto afflusso di turisti, da Nazioni a noi vicine, e i consumi hanno resistito. Como resta una delle più care, con un'affezionata clientela del posto e bei negozi multibrand. Qui nei mesi estivi il turismo di alto livello ha avuto un peso positivo. Mantova ha registrato il crollo più significativo, -5% il numero di esercizi, accompagnato da una contrazione dei canoni di locazione del 3,2% nelle vie centrali. Anche Lodi e Lecco hanno registrato contrazioni importanti del numero delle attività.

16:00 - Sole 24 Ore, riscatto di Lodi con produzione in crescita

Il Rapporto Lombardia del Sole 24 Ore dedica il focus di apertura al riscatto della provincia di Lodi, che è stata la prima a diventare zona rossa durante il lockdown di febbraio e ora, spiega il quotidiano economico, è l'unica su tutto il territorio lombardo in grado di chiudere il terzo trimestre in crescita. La produzione industriale segna in provincia di Lodi un progresso del 2,2% che si confronta con un calo medio annuo di oltre cinque punti per l'intera Lombardia. Il Rapporto del Sole 24 Ore presenta inoltre i dati dell'analisi di Unioncamere Lombardia: per il Lodigiano, in particolare per un'azienda di Codogno dove fu scoperto il primo caso di Codiv, Mta figura come caso emblematico di ripresa ed è il simbolo del riscatto dell'intero territorio. Il gruppo, che conta 200 milioni di ricavi e oltre 1.500 addetti, ad aprile pensava di chiudere l'anno con il - 30%. Ora pensa di attestarsi a -3%. Un altro settore che ha mostrato grande capacità di "resilienza" è quello della chimica-cosmesi: molte imprese hanno riconvertito la produzione (ad esempio in gel sanificatori) riuscendo così a non chiudere mai. 

14:20 - In Lombardia vaccino anti Covid atteso dal 15 gennaio

"La pianificazione della struttura commissariale prevede le consegne a partire dal 15 di gennaio e noi ci stiamo attrezzando per quella data". Lo ha spiegato Giacomo Lucchini, responsabile operativo della Lombardia per il piano vaccinale anti Covid ai microfoni del Tgr Rai. "Le caratteristiche del primo vaccino, sia per la somministrazione che per lo stoccaggio, richiedono strutture sanitarie e quindi partiremo da quelle", ha aggiunto Lucchini che poi ha spiegato come i primi ad essere vaccinati, "secondo criteri individuati a livello nazionale saranno "le categorie più esposte, in questo caso operatori sanitari e socio sanitari e ospiti delle Rsa". "Con l'arrivo delle nuove dosi, completata la prima fase che durerà fino a marzo, pianificheremo l'apertura ad altre categorie, gli over 80 e poi gli over 60", ha concluso.

13:37 - Fontana, terza ondata? Se misure rispettate si può evitare

"Se le misure della zona gialla saranno rispettate e rigorosamente applicate dai nostri concittadini, potrebbero essere sufficienti per evitare quello che è successo a ottobre, dopo che abbiamo avuto un'estate nella quale ci eravamo un po' troppo liberati". Così il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha risposto sul rischio di una 'terza ondata' dell'epidemia Covid. "Questa - ha precisato Fontana margine di una conferenza stampa in Regione - è una domanda che andrebbe rivolta agli esperti. Io credo che queste scelte siano state fatte in modo oculato e attento da parte di persone che si occupano di contrastare l'epidemia. La zona gialla che mantiene le limitazioni si avvicina all'ordinanza che ho firmato il 22 ottobre che determinò una stabilizzazione" della curva dei contagi.

12:19 - Riapre reparto Medicina a ospedale Lodi dopo focolaio

È stato riaperto stamattina, dopo la disinfezione, il reparto di Medicina dell'ospedale di Lodi, dopo il focolaio di coronavirus che si era registrato nei giorni scorsi tra pazienti e personale sanitario che aveva costretto a chiuderlo. Il reparto ospita 20 posti letto invece dei 36 soliti perché la direzione ha creato una zona filtro in cui sono confluiti 16 posti letto "in modo che - spiegano dall'ospedale - per 72 ore chi entra in quest'area possa essere tenuto sotto osservazione in modo da essere tranquilli riguardo la negatività da coronavirus prima che passi nell'area dei venti posti letto, garantita come covid-free. Un'idea che ci è parsa assolutamente importante da realizzare".

12:01 - Domenica inaugura bar a Varese: "Voglio dare fiducia"

In un momento di crisi in cui tante saracinesche chiudono per non riaprire più, c'è anche chi al contrario ha il coraggio di lanciarsi in una nuova impresa e ha scelto questo periodo per avviare un'attività. E inaugurerà un bar a Saronno (Varese), una delle zone più colpite dalla seconda ondata della pandemia, proprio domenica, giorno in cui la Lombardia passerà in zona gialla. "In realtà avevo programmato di aprire venerdì, domani - ha spiegato la nuova barista, Valentina Beretta, che per anni ha fatto l'autista di camion per conto di una ditta - ma ieri, quando ho saputo che la Lombardia diventava zona gialla, ho posticipato a domenica, un modo per festeggiare la fine di un altro brutto momento, anche se non possiamo certo dimenticare il dramma che tante persone hanno vissuto e stanno vivendo". Valentina, 36 anni, 2 figli di 18 e 3 anni, ha deciso di cambiare vita proprio nei mesi dell'emergenza sanitaria e ha aperto la Caffetteria LaVale. "Avere un mio bar è sempre stato il mio desiderio - ha spiegato - E nei mesi scorsi ho avuto modo di riflettere, di pensarci bene, alla fine dell'estate ho deciso che era arrivato il momento e ho acquistato il locale dai precedenti proprietari che, purtroppo per loro, non ce la facevano più, dando fondo a tutti i miei risparmi".

7:04 - Giorgio Gori: "Con minori limitazioni serve più responsabilità"

"L'imminente passaggio alla zona gialla è certamente una buona notizia. Significa infatti che la situazione continua a migliorare. Non è però né un traguardo né una condizione acquisita. Dipenderà di nuovo da noi evitare che il Natale possa provocare una nuova impennata dei contagi e consentire anzi un ulteriore abbassamento del rischio epidemiologico". Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, commenta così il prossimo passaggio della Lombardia alla nuova fascia. "La zona gialla porta con sé l'allentamento di diverse limitazioni, dall'attesa riapertura dei bar e dei ristoranti, anche se solo fino alle 18, alla possibilità di muoversi tra regioni dello stesso colore, almeno fino al 20 dicembre - aggiunge il primo cittadino -. Ma a minori limitazioni deve corrispondere maggiore responsabilità da parte dei cittadini: quella che a Bergamo non è mai venuta meno e che ci deve accompagnare anche durante le festività natalizie. A gennaio ci aspettano altri traguardi, a partire dalla riapertura di tutte le scuole e dei luoghi della cultura, che non possiamo assolutamente mancare".