Su 38.100 tamponi effettuati, con un rapporto pari al 20% e in calo rispetto a ieri, quando era del 22%
Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Lombardia
Sono 182 i decessi legati al covid in Lombardia, in una giornata in cui sono stati effettuati 38.100 tamponi andando a scoprire 7.633 nuovi positivi, con un rapporto pari al 20% e in calo rispetto a ieri, quando era del 22%.
Intanto il governatore Fontana, in mattinata, ha dichiarato che la Lombardia, visti i dati, oggi rientrerebbe in zona arancione: "Noi abbiamo già iniziato una fase di leggero ma significativo miglioramento. Il nostro Rt è sceso in maniera sostanziale ma, in base al Dpcm, fino al 27 novembre restiamo zona rossa".
A due giorni dall'uscita dall'ospedale Gerry Scotti ha raccontato in un'intervista la sua lotta contro il Covid.
Nel parcheggio del parco a tema Leolandia, alle porte di Bergamo, 86 pullman hanno formato un immenso cuore, 60 metri di larghezza per oltre 100 metri di lunghezza, come segno di vicinanza a chi è stato più colpito dall'emergenza coronavirus. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI – MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI).
19:11 - Ats, positività quasi a zero in Rsa bergamasche
Positività al coronavirus bassa (quasi a zero) per gli ospiti e per gli operatori nelle Unità d'Offerta (UDO) sociosanitarie residenziali della provincia di Bergamo. Lo rende noto Ats. "Il dato più incoraggiante è quello rilevato il 16 novembre con 17 positivi (16 nelle RSA e 1 in un CDI) su un totale di 6.860 ospiti considerate tutte le tipologie di strutture - esordisce Giuseppe Matozzo, direttore socio -sanitario di ATS Bergamo - Considerato che il rischio zero contagio è impossibile, un numero così basso significa che la situazione è molto ben monitorata e sotto controllo". Ats Bergamo ha anche rilevato come, tra la metà e la fine di marzo, il 25% degli operatori (che in totale sono oltre 5.800) era positivo poi, a seguito dell'aumentato utilizzo dei DPI e del massiccio tamponamento effettuato a maggio, la curva degli operatori in malattia si è drasticamente appiattita dagli inizi di giugno, mantenendosi costantemente bassa. Tra inizio settembre e inizio novembre gli operatori in malattia sono risultati in media il 2,5% ma solo una piccola parte (pari allo 0,2%) presentava il tampone positivo. Sempre per quanto riguarda gli operatori, nel periodo 14 settembre-16 novembre la malattia ha riguardato fra il 3 e il 4% di loro, quindi si è mantenuta sostanzialmente stabile a livello percentuale. La positività al tampone risulta praticamente azzerata tra il 14 settembre e il 5 ottobre, mentre ha fatto segnare una lieve crescita dal 12 ottobre (1 positivo) al 16 novembre (7 positivi) con un picco il 9 novembre (11 positivi).
18:59 - Vo' e Codogno inviano ceste natalizie a presidente del Senato Casellati
Un "ponte" che parte da Vo' e arriva a Codogno e fonda i suoi pilastri sul sociale, in particolar modo su anziani e persone svantaggiate. La Cooperativa Giotto e l'Opera Immacolata Concezione di Padova, enti che si occupano di lavoro nelle carceri e assistenza e cura degli anziani, sono state ricevute dalla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, a cui hanno consegnato tre ceste regalo confezionate dai detenuti del carcere di Padova e contenenti prodotti tipici di Vo' e di Codogno. "E' un gesto - spiega il capo della cooperativa Giotto Nicola Boscoletto - che abbiamo voluto condividere con la seconda carica dello Stato per ricordare come questa pandemia ci abbia unito tutti; le ceste saranno disponibili a chiunque ci contatti per dei significativi regali di Natale, e mettono insieme le eccellenze di due territori profondamente colpiti per primi dalla pandemia. L'iniziativa vuol essere un semplice gesto di testimonianza di come ci si può aiutare, mettendo al centro, prima ancora dell'aiuto economico, un sostegno al lavoro delle aziende e perciò alle persone che vi operano. Perché siamo convinti che, come ripete instancabilmente Papa Francesco - ha concluso - il lavoro è ciò che dà dignità".
18:36 - Dpcm: Pavia, 60mila euro per sostenere lo sport locale
Il Comune di Pavia ha varato un piano da 60.000 euro di aiuti, rivolto alle associazioni e società sportive dilettantistiche (senza scopo di lucro) della città, nonché alle palestre con sede a Pavia, come forma di contributo per fronteggiare le spese sostenute o ancora da sostenere nell'ambito dell'emergenza Covid-19. "Siamo intervenuti con sostegni al commercio, sgravi fiscali ai cittadini e interventi di supporto domiciliare: non potevamo dimenticare lo sport, che è parte integrante dell'identità della nostra città - ha sottolineato il sindaco Mario Fabrizio Fracassi -. Il Covid-19 pone delle sfide non facili alle amministrazioni pubbliche. Bisogna compiere delle scelte. La nostra è investire quanto possibile negli aiuti diretti alle persone e alle attività che le rappresentano. Insomma: un occhio al futuro, con le riqualificazioni e le opere pubbliche, uno al presente, con aiuti che permettano a chi è in difficoltà di andare avanti".
18:33 - Nuovi posti letto ordinari in Fiera a Bergamo
Salgono a 225 i posti letto ordinari, che vanno ad aggiungersi ai 59 in terapia intensiva, in ospedale e in fiera a Bergamo. Lo rende noto l'Asst Papa Giovanni XXIII. "Aderendo all'invito della Regione Lombardia - spiega il direttore generale Maria Beatrice Stasi - di rispondere al fabbisogno provocato dal contagio, con un grande sforzo organizzativo, medico e infermieristico riusciamo a rispondere alla richiesta di garantire posti letto di bassa e media intensità, salvaguardando il ruolo di ospedale hub per il Covid e di tutte le patologie tempo dipendenti", che restano in capo al Papa Giovanni. "Con l'unità di crisi abbiamo, infatti, deciso di allestire i posti letto in Fiera, 30 - dice Stasi - a partire da lunedì fino ad arrivare ad un massimo di 50 posti". "Oggi in Fiera, con la collaborazione degli Spedali Civili di Brescia e in sinergia con personale proveniente da alcune aziende sanitarie bergamasche e bresciane - spiega ancora il dg - , stiamo trattando solo pazienti che hanno bisogno della terapia intensiva. Da lunedì prossimo il nostro impegno raddoppia, con i posti letto ordinari Covid". L'Associazione Nazionale Alpini continuerà a gestire gli aspetti logistici e di sicurezza degli accessi e in queste ore è impegnata a reclutare medici e infermieri tra i suoi volontari che non siano già impegnati in altre strutture ospedaliere.
18:11 - 182 decessi e 7.633 nuovi casi in Lombardia
Sono 182 i decessi legati al covid in Lombardia, in una giornata in cui sono stati effettuati 38.100 tamponi andando a scoprire 7.633 nuovi positivi, con un rapporto pari al 20% e in calo rispetto a ieri, quando era del 22%. I guariti o dimessi sono 11.935. Sono 9 i nuovi ingressi in terapia intensiva, 172 negli altri reparti. Le province più colpite sono sempre Milano, con 2.565 nuovi casi, di cui 675 a Milano città; Varese con 1.683; Como con 795; Monza e Brianza con 677.
17:15 - Nursind, a Vimercate due infermieri per 53 pazienti
"Avete svuotato i reparti trasferendo gran parte degli infermieri nelle aree Covid o all'ospedale della Fiera di Milano, e adesso all'ospedale di Vimercate di notte ci sono solo 2 infermieri per 53 malati che necessitano di cure ad alta intensità". Lo denuncia Donato Cosi, segretario del NurSind di Monza e Brianza, sottolineando che "in ospedale non si muore solo di Covid, un infermiere non può seguire adeguatamente oltre venti pazienti che necessitano di particolari cure e attenzioni". Da giorni - spiega una nota - il Nursind è "subissato di lamentale da parte degli infermieri impiegati nei reparti Covid free degli ospedali brianzoli". La situazione più grave riguarda il nosocomio di Vimercate: nelle ultime settimane in un reparto in particolare - denuncia il Nursind - c'è stata una continua riduzione del personale infermieristico e di supporto, trasferito nei reparti Covid. Cosi ha scritto ai vertici dell'Asst Vimercate, denunciando anche che all'ospedale Vimercate solo gli infermieri che lavorano nei reparti Covid sono dotati di mascherine Ffp2, mentre agli altri vengono fornite le chirurgiche.
16:50 - A Bergamo da 730 a 906 posti letto negli ospedali
La provincia di Bergamo incrementa il suo impegno a favore del sistema sanitario regionale. Saliranno infatti da 730 a 906 i posti letto per i pazienti Covid nei presidi pubblici e privati della Bergamasca. La previsione è che verranno occupati per il 60/65% da utenti provenienti da fuori provincia. Lo comunica oggi l'Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo a seguito dell'incontro settimanale del mercoledì con le direzioni sanitarie delle tre ASST del territorio (Papa Giovanni XXIII, Bergamo Est e Bergamo Ovest) e degli ospedali privati accreditati - Humanitas Gavazzeni, Casa di Cura Palazzolo, Casa di Cura San Francesco, Gruppo San Donato, Clinica Quarenghi, Ferb Onlus e Habilita - che ha portato alla definizione congiunta di un nuovo piano. "Settimana scorsa come sistema Bergamo abbiamo provveduto subito a mettere a disposizione 730 posti letto ed eravamo già nell'ottica di implementarli in caso di necessità. Nel frattempo la richiesta della direzione generale Welfare è aumentata: da qui la decisione di fare uno sforzo ulteriore con altri 176 posti letto e di portarci a quota 906", conferma il direttore generale di ATS Bergamo Massimo Giupponi.
16:21 - Regione: 100 milioni per rsa, dpi e specializzandi
La commissione Sanità del Consiglio regionale della Lombardia ha approvato a maggioranza il progetto di legge numero 144 che prevede maggiori risorse agli enti gestori delle rsa, forniture di dpi ai medici di famiglia e bonus economico dedicato ai medici specializzandi impiegati nella gestione della pandemia. Favorevole la maggioranza di centrodestra e il consigliere di Iv Patrizia Baffi, astenuti Pd e 5 Stelle mentre Michele Usuelli di +Europa non hanno partecipato al voto. "Il progetto di legge, finanziato inizialmente con 50 milioni di euro, grazie al nostro emendamento porta lo stanziamento complessivo a 100 milioni di euro per dare risposte immediate in questo periodo emergenziale" spiega Emanuele Monti, consigliere regionale della Lega e presidente della stessa commissione. "Non si tratta solo di un sostegno alle rsa - aggiunge Monti - ma, grazie a un secondo emendamento della Lega, estendiamo l'incremento tariffario a tutto il comparto sociosanitario. Questo provvedimento garantisce inoltre una fornitura continuativa di dpi ai medici di famiglia e valorizza i tanti medici specializzandi che sono impegnati quotidianamente nella gestione dell'epidemia Covid con un bonus economico a loro dedicato".
15:15 - Sindacati: tamponi domiciliari dovere sanità pubblica
Il servizio di di assistenza sanitaria e diagnostica domiciliare per pazienti Covid-19 in isolamento domiciliare obbligatorio "deve essere garantito dalla sanità pubblica". Lo affermano in una nota Cgil, Cisl e Uil della Lombardia spiegando che "la salute è un diritto che la Sanità Pubblica deve garantire a tutti e non può essere lasciata al libero mercato". L'iniziativa, privata, del costo di 90 euro per il tampone a casa e 450 per un pacchetto di prestazioni sanitarie a domicilio non è alla portata di tutti i cittadini, mentre secondo i sindacati "è un dovere pubblico, e tanto più in questa fase un'assoluta necessità, garantire servizi domiciliari e continuità assistenziale, per ridurre la pressione sugli ospedali che rischiano nei prossimi giorni la saturazione dei posti letto". Il problema, a detta di Cgil, Cisl e Uil è che "la sanità lombarda anche in questa seconda ondata epidemica si è mostrata impreparata e non ha organizzato i servizi di sanità territoriale di cui c'è estremo bisogno". "La Regione Lombardia - spiegano le organizzazioni dei lavoratori - nel bel mezzo della seconda ondata pandemica deve farsi subito carico di tutte le persone che ancora oggi, da molti giorni, in assoluta solitudine, attendono di essere contattate dalle Ats o di essere visitate da un medico o dal personale sanitario delle Usca". "Non è accettabile - concludono - che solo chi le può pagare di tasca propria possa riceve prestazioni immediate e adeguate".
14:42 - Fontana: "Numeri da zona arancione, Speranza conferma"
"Tecnicamente da venerdì scorso saremmo entrati in zona arancione come numeri, e questa è una conferma che ho avuto parlando anche ieri con il ministro Speranza". Lo ha specificato il presidente della Regione Attilio Fontana al Tgr Lombardia. "Il Dpcm dice però che questi numeri devono essere confermati per due settimane - ha spiegato Fontana - quindi noi fino al 27 novembre continueremo a rimanere in zona rossa. Se i numeri dovessero continuare ad essere positivi, come stanno dimostrando di essere in questi giorni, dal 27 potremo chiedere di essere trasferiti nella zona arancione". Proprio in vista del Natale, ha aggiunto poi Fontana, "bisogna essere cauti in questo momento. Dovrà essere un Natale nel quale dovremo continuare a mantenere attenzione. L'errore che possiamo commettere è che finite le restrizioni si ricominci a vivere come se il virus fosse scomparso".
12:07 - Ordine infermieri Pavia: “Servono subito rinforzi”
Servono al più presto rinforzi per aiutare gli infermieri della provincia di Pavia impegnati da mesi in ospedali, case di riposo e anche a domicilio, per curare i pazienti contagiati da Covid-19. E' l'appello lanciato da Luigia Belotti, presidente provinciale dell'Opi (l'Ordine delle professioni infermieristiche). "È ormai cronica la carenza di personale a Pavia. Di fronte a questa emergenza sanitaria noi infermieri, con l'impegno di sempre, continueremo a fare il nostro dovere sino in fondo - afferma Luigia Belotti - orientando al meglio scelte e comportamenti, per il bene della persona, della famiglia e della collettività. Ma al tempo stesso chiediamo alle Istituzioni di fare altrettanto, prendendo molto seriamente in considerazione la valorizzazione e il riconoscimento giuridico ed economico della professione infermieristica. Gli infermieri hanno paura, molti si sono contagiati nella prima emergenza ed ora vivono con ansia questo ritorno. Tanti altri sono risultati positivi invece adesso”.
11:38 - Ats Milano: “Lombardia arancione? Dobbiamo accelerare decrescita”
"Sono decisioni che non spettano ad Ats, soprattutto penso spettino al governo. Dal nostro punto di vista abbiamo bisogno di accelerare la decrescita, bisogna che usciamo da questa situazione di crisi degli ospedali nel più breve tempo possibile". Lo ha detto Vittorio Demicheli, direttore sanitario di Ats Milano ai microfoni di Rai News 24, parlando di un'eventuale passaggio della Lombardia dalla zona rossa a quella arancione. Per accelerare la decrescita delle infezioni, "l'unico modo è mantenere ancora per un po' le costrizioni, non solo a Milano ma in tutta Italia - ha aggiunto -. Abbiamo bisogno di scendere rapidamente nel numero di nuovi contagi e, per fare questo, bisogna ovviamente mantenere limitazioni di contatto fisico e di attività sociali ancora per un po'".
10:13 - A Bergamo 86 pullman compongono un grande cuore
Un cuore immenso: così si presentava ieri mattina dall'alto il parco a tema Leolandia, alle porte di Bergamo, che accoglie ogni anno più di un milione di visitatori e che attualmente è chiuso in ottemperanza alle norme per il contenimento del contagio. A partire dalle 7.30, l'enorme parcheggio ai confini del parco si è animato con una pacifica invasione di pullman gran turismo da 12 metri, 86 in tutto, in rappresentanza delle imprese di bus turistici di Bergamo e della Lombardia. Nell'arco di 2 ore, gli autisti hanno posizionato i loro mezzi in modo tale da formare un immenso cuore che ha raggiunto dimensioni record, occupando quasi l'intero parcheggio: 60 metri di larghezza per oltre 100 metri di lunghezza. L'iniziativa, patrocinata dalla Provincia di Bergamo, ha offerto uno spettacolo emozionante ripreso dall'alto, reso ancora più suggestivo dalla vicinanza della Minitalia, la storica attrazione di Leolandia che riproduce il Belpaese e i suoi tesori artistici e naturali. "Un'immagine di impatto - secondo Leolandia - per veicolare un messaggio di amore e di speranza che parte dal primo epicentro dell'epidemia e si diffonde idealmente in tutto il Paese".
9:35 - Fontana: “Nostri numeri oggi sono da zona arancione”
"Noi abbiamo già iniziato una fase di leggero ma significativo miglioramento. Il nostro Rt è sceso in maniera sostanziale, tanto che in base ai numeri noi rientreremmo oggi in una zona arancione". A dirlo è il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenuto a Mattino 5. “È ovvio - ha però sottolineato il governatore - che, in base al Dpcm, una questione di cautela impone che quando si entra in una certa zona si debbano confermare i dati per due settimane, quindi noi fino al 27 novembre resteremo in zona rossa”.
8:26 - Discoteca bresciana chiede maxi risarcimento a Regione
La più grande discoteca della provincia di Brescia ha chiesto un risarcimento di 2 milioni di euro alla Regione Lombardia per la chiusura forzata di questi mesi. Si tratta dell'Art di Desenzano del Garda (Brescia), da 30 anni di proprietà di Carlo Tessari, in arte Madame Sisi, che è chiusa al pubblico dal 23 febbraio scorso. Secondo quanto ricostruito da 'Il Giornale di Brescia' attraverso il suo legale, Madame Sisi ha attaccato l'ultimo Dpcm e l'ordinanza del Pirellone del 21 ottobre che, richiamando le precedenti ordinanze, limitava la possibilità di accedere all'interno dei locali di intrattenimento. "Quali sono i parametri utilizzati e quali sono le scale di valori che possano portare a definire sicuro o meno un luogo rispetto come ad esempio nel trasporto pubblico ove vi è un grande afflusso di persone?", ha scritto la proprietà della discoteca alla Regione guidata da Attilio Fontana, contestando "l'illegittimo esercizio dell'attività amministrativa".
7:03 – Fontana: “Indennizzi approvati dalla Regione erogati entro 31 dicembre”
Gli indennizzi economici previsti nel pacchetto di misure oggi dalla giunta lombarda "saranno erogati entro il 31/12 con bonifico immediato". Lo specifica il presidente della Regione Attilio Fontana. "Abbiamo stanziato ulteriori 167 milioni di euro per le categorie escluse dal 'Decreto Ristori' del Governo. Un sostegno economico concreto per persone, famiglie e categorie produttive lombarde chiamate a fermarsi per arrestare la diffusione del virus e che più stanno subendo le difficoltà economiche della pandemia" scrive Fontana su Facebook. "Contributi a fondo perduto a favore delle microimprese lombarde e per i lavoratori autonomi con partita IVA individuale - si legge nel post - rimasti totalmente esclusi da ogni forma di ristoro dagli ultimi provvedimenti governativi".