Il cedimento ha interessato due palazzi situati in via Santa Sofia. A lanciare l'allarme, intorno alle 16:30, è stato il portiere che ha chiamato i vigili del fuoco. "È increscioso, è scandaloso quello che è successo. Vuol dire che siamo seriamente in pericolo", ha detto il giornalista Klaus Davi, che abita in uno degli stabili
Circa 80 persone sono state evacuate a causa di un crollo parziale di due cantine di altrettanti palazzi in via Santa Sofia, una zona centrale di Milano. A lanciare l'allarme, intorno alle 16:30, è stato il portiere dello stabile che ha chiamato i vigili del fuoco i quali dopo un sopralluogo hanno deciso per l'evacuazione. Sul posto sono giunti anche gli uomini del 118 e della protezione civile. Un altro edificio, situato allo stesso numero civico e in prossimità dei lavori della M4, era già stato evacuato lo scorso 17 giugno sempre per un cedimento. A differenza della volta scorsa, oggi non erano in corso perforazioni o lavorazioni. Resta quindi da valutare la ragione dell'abbassamento di un metro e mezzo di un area di circa 15 metri quadrati. Inizialmente le persone che hanno dovuto lasciare la propria abitazione erano 180. Chi non ha dove passare la notte, è stato portato in albergo.
Klaus Davi: “Siamo seriamente in pericolo"
"È increscioso, è scandaloso quello che è successo. Vuol dire che siamo seriamente in pericolo", ha detto il giornalista Klaus Davi, che abita in uno dei palazzi evacuati. "In questo momento siamo un centinaio di persone per strada. Si sta ripetendo quello che è già successo quest'estate. Ora mi dicono che il crollo delle cantine potrebbe essere collegato ai lavori della metro". "Già alle due di oggi pomeriggio - ha aggiunto Davi - erano entrati degli operai, ma non si era capita la gravità della situazione".