A quanto si apprende, la donna avrebbe speso il denaro per la ristrutturazione di un ristorante a Chiavari, in Liguria, e nel gioco d'azzardo.
Antonio Citterio, noto designer e architetto milanese, è rimasto vittima di una truffa da 4,5 milioni di euro messa a segno dal 2013 al 2018 da una delle sue collaboratrici, L. A. S., con la complicità di un ex funzionario di banca Bpm, S. F. Secondo le accuse, approfittando della delega a operare sui conti correnti dello studio del professionista settantenne, la donna avrebbe incassato indebitamente l'ingente somma.
Soldi usati per ristrutturazioni e gioco d'azzardo
I militari del comando provinciale della guardia di finanza hanno eseguito la misura dell'obbligo di dimora nel comune di Inzago (Milano) nei confronti dell'ex bancario e il sequestro preventivo per equivalente dello stesso importo intascato illecitamente. Entrambi i provvedimenti sono stati firmati dal gip Valerio Natale. A quanto si apprende, la donna avrebbe speso il denaro per la ristrutturazione di un ristorante di sua proprietà a Chiavari, in Liguria, e nel gioco d'azzardo. L'uomo invece (che è stato allontanato da Bpm) avrebbe trasferito i soldi su conti familiari. I reati contestati a vario titolo sono truffa aggravata, autoriciclaggio, evasione fiscale e indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito.
Le indagini
Secondo le indagini, avviate in seguito alla denuncia di Citterio, la segretaria, che aveva la delega a operare sui conti dello studio, li avrebbe in realtà prosciugati falsificando le firme di Citterio su distinte di prelievo di denaro contante, su 234 assegni, nonché sulle richieste di emissione a sua insaputa di 21 carte prepagate utilizzate per acquisti e prelievi di denaro contante. Il tutto con la complicità dell'ex dipendente della banca (l'istituto non si era accorto di quanto stava accadendo).
Citterio: "Piena fiducia nei pm, attendo sviluppi causa civile"
"Ho sporto denuncia nel 2018 per questa vicenda che ha interessato i miei conti personali. Attendo di conoscere i provvedimenti della Procura della Repubblica, in cui ripongo massima fiducia, e gli sviluppi del processo civile avviato contro la Banca dai miei legali.". Così il designer e architetto Antonio Citterio.