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Varese, maltrattata e segrega la convivente in casa: arrestato

Lombardia
©Ansa

In viale Borri, da più in un mese, aveva chiuso in casa donna, sottoponendola a sevizie e violenze. L’uomo, all’arrivo della polizia, ha brandito alcuni coltelli di grosse dimensioni e ha minacciato di far saltare in aria il palazzo

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Teneva segregata la sua convivente in casa, in viale Borri, a Varese, da più di un mese, sottoponendola a sevizie e maltrattamenti e, quando ieri le volanti della polizia, allertate da una chiamata di aiuto, sono accorse sul posto, l'uomo le ha accolte brandendo alcuni coltelli di grosse dimensioni, del tipo 'spaccaossa', e minacciando che avrebbe fatto saltare in aria il palazzo. Il tunisino, pregiudicato e irregolare, è stato denunciato per maltrattamenti, sequestro di persona, resistenza e minaccia aggravata a pubblico ufficiale.

L’arresto

Arrivare all'arresto non è stato semplice. Dopo diversi minuti di trattative e date le urla di aiuto, descritte come lancinanti, della donna, gli agenti sono riusciti ad allontanare l'uomo e a consentire al personale medico di prestare le prime cure alla donna che, successivamente, è stata trasportata in ospedale in codice verde. Messo alle strette, il tunisino si è calato dal balcone, sempre armato di coltelli, tentando di fuggire. Raggiunto dai poliziotti e isolato in una zona dalla quale non vi era via di uscita, ha avuto inizio - racconta la polizia - una estenuante mediazione finché l'uomo non si è consegnato alla polizia e poi portato in carcere a Varese.