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Coronavirus Lombardia, Gallera: "Nessuna anomalia a dicembre e gennaio"

Lombardia

"Non sono rilevabili anomalie dai flussi informativi delle prestazioni sanitarie oggetto di analisi, né complessivamente nella Regione, né nel territorio della provincia di Bergamo", ha detto l'assessore lombardo al Welfare. Al Papa Giovanni XXIII di Bergamo la terapia intensiva è Covid free dopo 137 giorni

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"Non sono rilevabili anomalie apprezzabili dai flussi informativi delle prestazioni sanitarie (ricoveri e specialistica ambulatoriale) oggetto di analisi, né complessivamente nella Regione, né nel territorio della provincia di Bergamo", ha detto l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, rispondendo a una interrogazione del Pd e del consigliere regionale di Azione, Niccolò Carretta. (DIRETTA)

Intanto, da quest'oggi la terapia intensiva dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo non ha più pazienti contagiati dal coronavirus, dopo 137 giorni dal primo ricovero avvenuto domenica 23 febbraio.

In regione, oggi si registrano 71 nuovi contagi e dodici decessi, che portano il totale delle vittime da inizio emergenza a 16.725.

17:45 - In Lombardia 71 nuovi casi e 12 decessi

Crescono di nuovi i contagi in Lombardia: sono infatti 71 (ieri 53) i nuovi casi di coronavirus accertati in regione. Di questi, 24 sono stati rilevati a seguito di test sierologici, mentre 23 sono risultati debolmente positivi. Sono invece 12 i decessi registrati nell’ultimo giorno, per un totale di 16.725 vittime da inizio emergenza. Calano i ricoverati in terapia intensiva, giunti a 34, due in meno rispetto a ieri, così come diminuiscono anche i pazienti ricoverati negli altri reparti, 211 (-18). I tamponi eseguiti nell’ultimo giorno sono 10.675. Infine, sono 673 le nuove guarigioni, per un totale di 69.466.

16:55 - 40 bengalesi arrivati a Malpensa e rimpatriati 

Sono stati subito rimpatriati 40 cittadini del Bangladesh arrivati alle 12.45 nell'aeroporto lombardo di Malpensa con un volo della Qatar Airways proveniente da Doha. I 40 bengalesi non sono stati fatti sbarcare e sono poi risaliti sullo stesso velivolo, che è stato sanificato ed è ripartito per Doha alle 16.30.

16:30 - Terapia intensiva dell’ospedale Bergamo è Covid free 

La terapia intensiva dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo non ha più pazienti contagiati dal coronavirus, dopo 137 giorni dal primo ricovero avvenuto domenica 23 febbraio. Lo rende noto lo stesso ospedale, dove restano ricoverati alcuni pazienti colpiti dal virus, ma ormai negativizzati. Il traguardo è stato simbolicamente celebrato dal direttore generale Maria Beatrice Stasi, con il direttore sanitario Fabio Pezzoli ed il direttore del Dipartimento di Emergenza urgenza e area critica Luca Lorini, alla presenza di una rappresentanza degli operatori delle terapie intensive. In ricordo delle vittime si è rispettato qualche istante di silenzio e poi è partito un applauso per il risultato raggiunto dai circa 400 operatori che lavorano nelle terapie intensive del Papa Giovanni, tra medici, infermieri, operatori di supporto e personale delle pulizie. Nei giorni più critici della pandemia l'ospedale di Bergamo era arrivato ad ospitare oltre cento pazienti intubati.

13:12 - In prima linea nella lotta al coronavirus, promosso colonnello carabinieri

In prima linea nell'emergenza Coronavirus a Bergamo, la provincia più colpita d'Italia, dove ha gestito tra le varie cose il trasferimento delle bare dei bergamaschi morti per Covid-19 fuori provincia con i mezzi dell'esercito perché non c'era più spazio nel cimitero della città, il colonnello dei carabinieri Paolo Storoni è stato promosso a capo della Direzione investigativa antimafia del Triveneto, che andrà a dirigere entro fine mese. Arrivato a Bergamo dopo un lungo periodo al Ros di Milano, Storoni è comandante provinciale a Bergamo dal 2 ottobre 2017. Al suo posto arriverà a Bergamo da Roma il colonnello Alessandro Nervi, 49 anni, capo ufficio personale del comando unità forestali, ambientali e agroalimentari.

7:09 – Gallera: “Nessuna anomalia a dicembre e gennaio”

"Tutte le valutazioni effettuate sui flussi analizzati - ricoveri e prestazioni ambulatoriali - permettono di affermare come i dati a livello provinciale tendano ad escludere evidenze di una rilevabile presenza precoce del Covid-19 nella Bergamasca tra fine 2019 e inizio 2020", in particolare "non sono rilevabili anomalie apprezzabili dai flussi informativi delle prestazioni sanitarie (ricoveri e specialistica ambulatoriale) oggetto di analisi, né complessivamente nella Regione, né nel territorio della provincia di Bergamo", ha detto l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, rispondendo a una interrogazione del Pd e del consigliere regionale di Azione Niccolò Carretta. Nel dettaglio, dalle tabelle allegate nella risposta dell'assessore si evince che i ricoveri per polmoniti di varia natura a dicembre 2019 erano stati 4.754, 149 in meno rispetto allo stesso mese del 2018, mentre a gennaio 2020 erano stati 5.459, contro i 6.435 del 2019. La prima inversione di tendenza si registra a febbraio di quest'anno (il 'paziente 1 affetto da coronavirus fu scoperto il 21), quando i ricoveri salgono a 6.768 rispetto ai 6.200 del 2019. A marzo, invece, arriva invece il vero e proprio boom, con 32.710 ricoveri per polmonite contro i 5.014 del 2019. In termini percentuali le variazioni maggiori si registrano per le polmoniti virali: +1.177% a febbraio 2020 rispetto allo stesso mese dell'anno prima e +45.742% a marzo. A gennaio 2020 le polmoniti virali erano aumentate del 50%, ma anche nel 2018 la crescita era stata del 56%, mentre nel dicembre 2019 le polmoniti virali erano state il 4% in meno rispetto al 2018. Numeri da cui "si può facilmente rilevare come non siano riscontrabili variazioni apprezzabili nel periodo dicembre-gennaio mentre sono rilevabili aumenti consistenti a partire dal mese di febbraio", ha commentato Gallera.