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Milano, chiude il Blues House: “La pandemia ci ha messo in ginocchio, dobbiamo arrenderci”

Lombardia

L’annuncio in un post su Facebook: "Dopo 12 anni di nostra gestione di concerti ed eventi, il Blues House spegne definitivamente il suo neon blu dopo una carriera di quasi 30 anni"

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Il Blues House di Milano chiude ufficialmente i battenti. Lo annunciano in un post su Facebook gli stessi gestori del locale, rinato nel settembre del 2008 (come riporta la nota informativa sulla pagina social): “Cari Amici e cari Rockers, siamo alquanto dispiaciuti nel comunicarvi che l’avventura del Blues House si conclude qui”.

“La pandemia ci ha messo in ginocchio, dobbiamo arrenderci”

Nel post si legge: “L’emergenza pandemia che ha colpito tutti noi ci ha messo ovviamente in ginocchio. Dal primo giorno di chiusura causa Covid-19 abbiamo cercato una via che potesse condurci fino ad una riapertura, ma non c’è stato modo di fare fronte a tutte le spese. Ci dobbiamo arrendere. Dopo 12 anni di nostra gestione di concerti ed eventi, il Blues House spegne definitivamente il suo neon blu dopo una carriera di quasi 30 anni. Inutile dirvi – prosegue il post che per noi è stata dura, anzi durissima, arrivare a questa scelta, ma non abbiamo più le risorse per poter resistere così a lungo nella speranza di una ripresa, che al momento, non ha né una data né modalità certe”.

I ringraziamenti

Il Blues House, su Facebook, conclude con qualche ringraziamento: “Vorremmo potervi ringraziare uno ad uno, ed affidiamo a queste poche righe il nostro saluto nella speranza che tutti voi possiate leggerlo e condividerlo. Grazie a voi, abbiamo molti, moltissimi, bei ricordi da conservare gelosamente. Un ringraziamento speciale va a tutte le band che hanno creduto in noi. Insieme al loro durissimo lavoro e la loro fiducia, siamo riusciti a mantenere vivo un locale da molti considerato “finito” nel lontano maggio del 2008. Grazie a tutti i collaboratori, tra cui le molte scuole di musica e promoter, che ci hanno accompagnato in questi anni, senza di Voi non saremmo arrivati fino a qui. Vi auguriamo di continuare a partecipare a tanti concerti e di vivere tante emozioni quanto prima grazie alla musica dal vivo. Magari “ci troveremo, come le star, a bere del whisky” sotto ad un palco”.