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Coronavirus Lombardia, contagi in calo. A Bergamo 50 denunce dei parenti delle vittime

Lombardia
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Calano i contagi in Lombardia: sono 125 quelli registrati oggi. Mercoledì saranno consegnate alla Procura di Bergamo le prime 50 denunce dei familiari di vittime del coronavirus. Lo ha annunciato il presidente del Comitato 'Noi denunceremo' Luca Fusco

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Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Lombardia

 

Sono 125 i nuovi contagiati in Lombardia su 8.005 tamponi effettuati. I decessi in un giorno sono 21 per un totale di 16.270 da inizio pandemia. Sono 43 i nuovi casi a Milano e provincia, di cui 23 in città. È quanto rende noto la Regione Lombardia. Sette i nuovi contagiati in provincia di Bergamo, 19 in provincia di Brescia e 19 in quella di Varese. Nessun nuovo caso si registra a Lecco e Mantova, uno nella provincia di Como e 2 nelle province di Lodi e Monza. Sotto controllo la situazione anche nelle altre province: Cremona (+6), Pavia (+12) e Sondrio (+7). 

Mercoledì saranno consegnate alla procura di Bergamo le prime 50 denunce dei familiari di vittime del coronavirus. Lo ha annunciato a '1/2 in più' su Rai3 il presidente del Comitato 'Noi denunceremo' Luca Fusco. "Siamo stanchi e stufi di non avere risposte, vogliamo giustizia ma prima ancora vogliamo verità - ha detto Fusco - mercoledì depositeremo le prime 50 denunce e non ci fermeremo finché non avremo accertato perché è successo tutto questo". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

17:50 - In Lombardia 125 positivi e 21 morti

Sono 125 i nuovi contagiati in Lombardia su 8.005 tamponi effettuati (1,6% rapporto con i tamponi giornalieri). I decessi in un giorno sono 21 per un totale di 16.270 da inizio pandemia. Le persone attualmente positive sono 19.420 (-79). Il totale complessivo dei positivi riscontrati in Lombardia dall'inizio dell'emergenza a oggi sono 90.195.Le persone guarite o dimesse sono 183, per un totale di 54.505. In calo il numero di persone ricoverate in terapia intensiva (107, -3) e negli altri reparti (2.801, -39). Sono 43 i nuovi casi a Milano e provincia, di cui 23 in città. È quanto rende noto la Regione Lombardia. Il totale di casi è ora rispettivamente di 23.408 e 9.942. Solo 7 i nuovi contagiati in provincia di Bergamo (totale 13.558), 19 in provincia di Brescia (15.007) e 19 in quella di Varese (3.693). Nessun nuovo caso si registra a Lecco e Mantova, uno soltanto nella provincia di Como e 2 nelle province di Lodi e Monza. Sotto controllo la situazione anche nelle altre province: Cremona (+6), Pavia (+12) e Sondrio (+7).

16:38 - Locatelli: “Giusto vigilare ma nessun segnale di allarme”

“Gli indicatori danno segnali positivi. Bisogna continuare a monitorare e a mantenere comportamenti individuali responsabili. Il quadro non desta preoccupazioni perché l’Rt (indice di contagio) è inferiore a 1 ovunque. Si intravvedono focolai locali, ma sempre controllati. Il messaggio è che la circolazione del virus è ancora rilevante e che l’epidemia non è conclusa”, ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità, in un'intervista al Corriere della Sera. Locatelli ha parlato anche dell'indice Rt che in Lombardia ha fatto registrare una leggera risalita. “Teniamo conto che i nuovi casi vanno rapportati ai tamponi effettuati per la diagnosi e la Lombardia ne sta facendo tanti – ha spiegato Locatelli – Inoltre parliamo della regione con la maggiore densità di popolazione, 11 milioni di italiani su 60 vivono qui. È stata senza dubbio la più colpita ed è normale che la curva scenda più lentamente che altrove. Nelle epidemie è sempre così, è un fenomeno normale. Giusto vigilare ma nessun segnale di allarme”.

15:40 - Comitato dei familiari delle vittime di Bergamo pronto a consegnare 50 denunce ai pm

Mercoledì saranno consegnate alla procura di Bergamo le prime 50 denunce dei familiari di vittime del coronavirus. Lo ha annunciato a '1/2 in più' su Rai3 il presidente del Comitato 'Noi denunceremo' Luca Fusco. "Siamo stanchi e stufi di non avere risposte, vogliamo giustizia ma prima ancora vogliamo verità - ha detto - mercoledì depositeremo le prime 50 denunce e non ci fermeremo finché non avremo accertato perché è successo tutto questo". Secondo il Comitato, le autorità hanno "riempito di bugie" i familiari dei malati: "il sistema della sanità lombardo è completamente saltato e noi siamo stati lasciati soli, il sistema non era pronto ad affrontare nessuna emergenza, e non è colpa dei sanitari - dice Fusco - Ci siamo trovati con una montagna di persone lasciate a casa con polmoniti, perché il sistema sanitario non aveva la possibilità di ricoverarli". La Regione, prosegue Fusco, "non aveva saturimetri da distribuire ai medici", oltre a mascherini e dispositivi di protezione, "è uno scandalo". "Vogliamo sapere cosa è successo - conclude - e perché la Lombardia è stata messa in questa situazione, perché non è stato circoscritto il contagio in una valle quando si poteva, perché il virus ha circolato liberamente per l'Italia". 

15:34 - Milano, 3mila prenotazioni in 3 giorni nelle biblioteche

A Milano dalla prossima settimana riapriranno altre cinque biblioteche rionali che, a partire da martedì, si aggiungeranno alle nove aperte dal 26 maggio e alle sei riaperte dal 3 giugno. Nelle 9 biblioteche aperte dal 26 maggio è attivo il servizio di prenotazione online dal catalogo di libri, cd e dvd. Dal 26 maggio al 5 giugno sono stati prestati 3.931 libri e ne sono stati restituiti 13.961. L'apertura del servizio di prenotazione ha visto nei primi tre giorni di apertura 3.028 richieste. I milanesi durante le settimane di lockdown hanno letto in digitale grazie all'archivio delle biblioteche rionali, con 39.675 download di e-book, 269.269 audiolibri in streaming, 582.270 consultazioni dell'edicola per 11.365 iscritti, con un incremento di iscrizioni del 504%. E "Milano da leggere", l'iniziativa di promozione della lettura ideata dal Sistema Bibliotecario Milanese e dedicata ai Talenti delle donne, ha già superato i 100 mila download dal 15 aprile. "Il sistema bibliotecario milanese è stato una grande risorsa durante i tre mesi di lockdown e ora, già all'avvio della Fase 2, si rivela un presidio culturale e un servizio essenziale per i cittadini", ha dichiarato in una nota l'assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno.

13:40 - Fornitura di camici a Regione Lombardia, Fontana annuncia querela

Ho dato mandato ai miei legali di querelare 'Il Fatto Quotidiano' per l'articolo di oggi che anticipa i contenuti della prossima puntata della trasmissione televisiva della Rai 'Report' in cui si racconta di una donazione di camici per protezione individuale forniti alla Regione Lombardia. Si tratta dell'ennesimo attacco politico vergognoso, basato su fatti volutamente artefatti e scientemente omissivi per raccontare una realta' che semplicemente non esiste", comunica, in una nota, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in merito a quanto pubblicato oggi da 'Il Fatto Quotidiano' in relazione a un articolo circa la fornitura di camici durante l'emergenza Covid-19. "Agli inviati della trasmissione televisiva 'Report' - prosegue Fontana - avevo già spiegato per iscritto che non sapevo nulla della procedura attivata da ARIA SpA e che non sono mai intervenuto in alcun modo. Oggi il titolo di prima pagina del 'Fatto' e il testo mettono in connessione la ditta fornitrice con la mia persona attraverso la partecipazione azionaria (10%) di mia moglie e invocano un conflitto di interesse peraltro totalmente inesistente, proprio perché non vi e' stato da parte mia alcun intervento". "Il testo del 'Fatto '- conclude il governatore - infatti, in maniera consapevole e capziosa omette di dire chiaramente che la Regione Lombardia attraverso la stazione appaltante ARIA SpA non ha eseguito nessun pagamento per quei camici e l'intera fornitura e' stata erogata dall'azienda a titolo gratuito. Ho anche dato mandato a miei legali di diffidare immediatamente la trasmissione 'Report' dal trasmettere un servizio che non chiarisca in maniera inequivocabile come si sono svolti i fatti e la mia totale estraneità alla vicenda".

12:06 - Il 20 giugno Fontana con delegazione medici e infermieri dal Papa 

"Il prossimo 20 giugno avrò il piacere di accompagnare una delegazione di medici e infermieri lombardi in visita dal Santo Padre. L'incontro con Papa Francesco è un'occasione importante per testimoniare l'impegno e il sacrificio del nostro personale sanitario impegnato nella guerra al Covid-19". Lo annuncia sul suo profilo Facebook il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana.

10:40 - Ieri in Lombardia 142 nuovi casi

Sono 142, su 13.696 tamponi eseguiti, i nuovi positivi comunicati ieri dalla Regione Lombardia. Da inizio epidemia, i casi accertati sono così saliti a 90.070, mentre il totale delle vittime è giunto a 16.249 (+27). 

8:35 - Sale l'indice Rt: arrivato a 0.91 da 0.75 della settimana precedente

Al momento, in Lombardia non preoccupano i 142 nuovi positivi in un giorno, anche se la maggior parte (59) sono nella provincia di Milano.  La zona del capoluogo, quindi, sta facendo alzare l’Rt della Lombardia, l’indicatore che definisce la forza espansiva del Covid-19 e che, stando al report dell’Istituto superiore di sanità basato sull’ultima settimana di maggio, è arrivato a 0.91 (dunque ancora sotto controllo, ma più vicino alla soglia di allerta, il valore 1, che significa che ogni malato infetta almeno un’altra persona). Questo dato la settimana scorsa era a 0.75. “Giusto vigilare ma nessun segnale di allarme”, ha affermato Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità, commentando i dati in un'intervista al Corriere della Sera.