Il presidente della Repubblica è stato accolto dall'applauso caloroso e dalle grida "grazie" della gente che ha riempito la piazza principale per riuscire a vederlo e fargli una foto. Poi ha deposto una corona di fiori in onore delle vittime al cimitero cittadino
Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Lombardia
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è appena arrivato a Codogno, il comune del Lodigiano in cui è stato scoperto il primo caso italiano di Coronavirus nella notte fra il 20 e il 21 febbraio scorso, accolto dall'applauso caloroso e dalle grida di "grazie" della gente che ha riempito la piazza principale per riuscire a vederlo e fargli una foto. "Celebriamo ciò che tiene unito il paese, la forza morale", ha detto.
Invece, in collegamento con Sky Tg24, così il sindaco di Codogno: "Abbiamo voglia di ripartire, abbiamo tante ferite. Ci hanno fatto tanto male, ma non ci hanno spezzato. Non abbiamo mai mollato. Vogliamo tornare alla nostra normalità".
Intanto, l'assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, è presente alla manifestazione organizzata dal centrodestra a Milano: "Siamo qui anche per rivendicare l'orgoglio di una Regione che è stata oggetto di attacchi inaccettabili e assolutamente inverecondi e immotivati", ha dichiarato.
Sono 12 le persone decedute per coronavirus in Lombardia ieri, uno dei dati più bassi dall'inizio dell'epidemia, diminuisce anche il numero dei ricoverati. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)
19:25 - Riapre il 13 giugno l'abbazia di Morimondo
Il Museo dell'abbazia di Morimondo riaprirà nel pomeriggio di sabato 13 giugno con le visite guidate al complesso monastico. In conformità alle norme in vigore, i gruppi saranno formati da 10 partecipanti oltre l'operatore didattico. Per agevolare gli ingressi di tutti i visitatori, è consigliata la prenotazione. Gli orari di visita per il mese di giugno saranno i seguenti: sabato ore 15:00 e 15.30; domenica ore 15, 15.30, 16, 16.30 e 17. Durante la settimana si effettuano visite solo previa prenotazione di gruppi precostituiti. L'accesso agli spazi del museo è consentito solo con l'accompagnamento di un operatore interno. Sono invece sospese le visite libere al chiostro.
17:38 - I dati in Lombardia: 12 morti e 187 positivi
Sono 12 le persone decedute per Coronavirus in Lombardia ieri, uno dei dati più bassi dall'inizio dell'epidemia, che ha causato la morte di 16.143 malati. Con 8.676 tamponi effettuati si sono registrati 187 nuovi positivi, per un totale di 89.205. Cala il numero dei ricoverati: 166 in terapia intensiva, uno meno di ieri, e 3.021 negli altri reparti (-64). A Milano sono stati registrati 45 nuovi casi di coronavirus (per un totale da inizio epidemia di 23.139) di cui 12 in città dove i contagiati in tutto sono. A Brescia sono 36, a Bergamo 14, due a Lodi che è la provincia con il dato più basso.
15:31 - Pavia, Festa della Repubblica in ricordo delle vittime Covid-19
Il ricordo delle vittime del Covid-19 (1.224 in provincia di Pavia dall'inizio della pandemia) è stato al centro della cerimonia del 2 giugno svoltasi oggi nei giardini della Prefettura di Pavia. "Veniamo da un periodo difficile e molto doloroso - ha sottolineato il perfetto Rosalba Scialla - che non è ancora concluso e che ci ha provato tutti. Non possiamo non ricordare quelle immagini di dolore, tutti coloro che hanno perso la vita in una condizione di estrema solitudine, la desolazione dei familiari, e tutte le difficoltà conseguenti a questa difficilissima prova. Vorrei anche ricordare e rendere merito a tutti coloro che durante questo periodo con il loro lavoro, le loro capacità e la loro generosa disponibilità hanno consentito la cura e la salvezza di molte vite". Presenti alla cerimonia anche tre medici del Policlinico San Matteo che, nelle scorse settimane, sono stati protagonisti della lotta contro il virus: il prof. Raffaele Bruno, direttore di Malattie Infettive, il prof. Fausto Baldanti, direttore di Virologia, e il prof. Cesare Perotti, direttore del Servizio di immunologia e trasfusione. Il prefetto Scialla ha anche ringraziato le forze dell'ordine per il loro impegno durante l'emergenza Covid-19, rivolgendo un saluto affettuoso ai familiari del brigadiere dei carabinieri Calogero Anastasi (presenti alla cerimonia) , colpito dal virus e morto nei giorni scorsi.
14:15 - Nel mese di maggio a Milano 15mila controlli della Polizia locale
Nel corso della Fase 2 la Polizia locale di Milano ha effettuato 15 mila controlli per verificare il rispetto delle norme contenute nei decreti del governo e nelle ordinanze regionali per contenere il Covid. In particolare, sono stati circa 4.900 i controlli a persone, che hanno portato a 60 sanzioni, e oltre 3.800 quelli effettuati nei pubblici esercizi, per un totale di 38 contesti, di cui 5 per vendita di alcolici e superalcolici da asporto dopo le 19. Oltre 3.900 gli interventi in parchi e aree verdi, che hanno portato all'allontanamento di 1.700 persone: sono state 580 le località presidiate e 55 le sanzioni comminate. Circa 800, inoltre, le persone fatte scendere da mezzi pubblici di superficie e 30 quelle sanzionate per non aver indossato su autobus o tram la mascherina dalle pattuglie dedicate agli interventi in ausilio ad Atm. E ancora, sono stati 2.100 i contatti presi dal nucleo che si sta occupando dei controlli per il rispetto delle quarantene. Infine, dalla riapertura di tutti i mercati settimanali scoperti, sono circa 150 le pattuglie che, ogni settimana, si occupano di favorire il mantenimento delle misure di sicurezza. "Il Corpo ha saputo riadattarsi, con grande spirito di servizio, alle esigenze della città, per adeguarsi alle nuove prescrizioni e alle necessità che nel tempo sono cambiate, - ha commentato la vice sindaco e assessore alla Sicurezza, Anna Scavuzzo - lasciando immutata la capacità di rispondere al bisogno di attenzione e di indicazioni chiare sui comportamenti da tenere.
13:10 - Giuseppe Sala riceve proposte su scuola in piazza Scala
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha ricevuto in piazza Scala, di fronte alla sede del Comune, una delegazione di insegnati, alunni delle scuole elementari, presidi e genitori radunati nell'associazione "Scuola Sconfinata" che gli hanno presentato le richieste per una ripartenza della scuola a settembre. Tra le proposte dell'associazione, c'è quella di realizzare un anno costituente per le nuove pratiche della scuola e una festa cittadina al rientro in classe degli alunni. "Concordo con questi contenuti e mi impegno a portare avanti queste idee - ha detto Sala in piazza parlando con la delegazione che era accompagnata dall'assessore all'Edilizia scolastica del Comune, Paola Limonta -. Oggi è il 2 giugno e qualcuno, parlando di scuola, dovrebbe rileggere l'articolo che riguarda l'istruzione. Il cambiamento in Italia deve tendere a partire da Milano e la città in questo deve essere protagonista".
13:04 - Attilio Fontana: "Premio a medico che scoprì paziente 1"
Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, premierà con la Rosa Camuna, uno dei principali riconoscimenti della Regione, Annalisa Malara, l'anestesista dell'ospedale di Codogno che scoprì che Mattia Maestri era affetto da Coronavirus.
12:55 - Giulio Gallera: "Inaccettabili attacchi a Lombardia"
L'assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, è presente alla manifestazione organizzata dal centrodestra a Milano: "Siamo qui anche per rivendicare l'orgoglio di una Regione che è stata oggetto di attacchi inaccettabili e assolutamente inverecondi e immotivati", ha dichiarato.
12:11 - Sergio Mattarella deposita corona per vittime Covid
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona di fiori in onore delle vittime del Coronavirus al cimitero di Codogno.
12:10 - Il sindaco di Codogno: "Resistenza, resilienza, unità"
"La zona rossa ha mostrato tutta la propria forza agendo e resistendo, mostrando con tenacia tutti quei valori di resistenza, resilienza e unità che costituiscono lo spirito della nostra Repubblica". Così nel suo intervento di benvenuto al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita alla zona rossa, il sindaco di Codogno Francesco Passerini. "Ahimè - ha aggiunto - avremo voluto che il nostro sforzo avesse potuto essere salvifico per gli altri, ma con il passare dei giorni abbiamo compreso che la sola cosa che ha differenziato Codogno portandola in prima linea è stata la capacità di riconoscere la patologia, in realtà già diffusa da tempo come abbiamo ben capito dal momento in cui abbiamo imparato a conoscerla come pandemia". In apertura di intervento il sindaco di Codogno ha ringraziato così il capo dello Stato per la sua visita: "A nome di tutta la nostra Codogno, e credo di poter parlare anche per quella che tutta l'Italia ebbe imparato a conoscere come zona rossa, è un onore poter accogliere oggi il nostro presidente della Repubblica che ringrazio per aver accettato l'invito di esser vicino anche fisicamente al territorio simbolo del difficile periodo storico che stiamo attraversando".
11:55 - Mattarella: "Celebriamo ciò che tiene unito il paese, la forza morale"
"Qui nella casa comunale di Codogno oggi - come poche ore fa a Roma all'Altare della Patria - è presente l'Italia della solidarietà, della civiltà, del coraggio. In una continuità ideale in cui celebriamo ciò che tiene unito il nostro paese: la sua forza morale. Da qui vogliamo ripartire. Con la più grande speranza per il futuro". Lo ha detto il presidente, Sergio Mattarella, chiudendo il suo intervento nel municipio di Codogno.
11:26 - Il sindaco di Codogno: "21 febbraio sarà giornata di ricordo delle vittime"
Il Comune di Codogno ha deciso di stabilire che il 21 febbraio sia il giorno per ricordare le vittime del coronavirus. "Ci auspichiamo diventi il giorno nazionale", ha detto il primo cittadino Francesco Passerini nel saluto al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, nel municipio di Codogno.
11:18 - Sergio Mattarella arrivato a Codogno
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è appena arrivato a Codogno, il comune del Lodigiano in cui è stato scoperto il primo caso italiano di Coronavirus nella notte fra il 20 e il 21 febbraio scorso, accolto dall'applauso caloroso e dalle grida di "grazie" della gente che ha riempito la piazza principale per riuscire a vederlo e fargli una foto. Ad accoglierlo il sindaco Francesco Passerini, presidente della Provincia di Lodi, il presidente della Lombardia Attilio Fontana, il prefetto Marcello Cardona. Nel cortile interno del Comune Mattarella parteciperà a un incontro anche con i sindaci dei comuni della zona rossa del Lodigiano, il vescovo monsignor Maurizio Malvestiti e alcuni rappresentanti dei volontari. Poi al cimitero esporrà una corona di fiori sulla targa dedicata alle vittime del Coronavirus.
10:36 - Il vescovo di Lodi: "Mattarella dà speranza al paese"
"Al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dirò grazie per ciò di indimenticabile che sa compiere per dare speranza e coesione al nostro paese". Sono le parole del vescovo di Lodi, monsignor Maurizio Malvestito. "Questo è l'abbraccio del paese a una comunità che dopo l'epidemia di Coronavirus non deve essere sinonimo di emergenza, ma di una resurrezione possibile".
09:55 - Codogno in festa in attesa del presidente Mattarella
Codogno è in festa. Dopo tre mesi di "incubo" - come il sindaco Francesco Passerini ha definito l'emergenza Coronavirus -, ora si prepara ad accogliere il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Da una torretta su piazza XX settembre, di fronte all'ingresso del municipio è stata srotolata una lunghissima bandiera italiana. La piazza è stata transennata con nastro tricolore e chi vuole vedere il presidente si mischia ai giornalisti, alle forze dell'ordine e a chi semplicemente ha deciso di andare al mercato che si svolge nella zona accanto. "Abbiamo voglia di ripartire e tornare a riprenderci la nostra vita. E questo - ha spiegato Passerini - è il primo momento in cui pensiamo ad altro rispetto all'invio che ci ha colpito". Al presidente verrà mostrato un video sull'emergenza nella zona rossa che racconta il lavoro "encomiabile dei volontari che hanno messo a disposizione tutto" con "uno spirito di unità che continua". "In tutte le disgrazie - ha concluso - c'è qualcosa che dobbiamo imparare" in questo caso "la forza della comunità".
8:51 - Mattarella a Codogno, il sindaco: "Abbiamo voglia di ripartire"
Così il sindaco di Codogno, Francesco Passerini, in collegamento con Sky Tg24 sulla visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "Abbiamo voglia di ripartire, abbiamo tante ferite. Ci hanno fatto tanto male, ma non ci hanno spezzato. Non abbiamo mai mollato. Vogliamo tornare alla nostra normalità, alla nostra libertà. Chiaramente non possiamo dimenticare ciò che è accaduto. L'attenzione sarà sempre massima, ma la voglia di libertà, di tornare a viverci è veramente tanta. Spriamo che il 2 giugno sia un ulteriore passo verso quella liberà che tanto ci manca".
8:08 - A Pavia prorogato il divieto del consumo di alcolici di notte
Il Comune di Pavia ha prorogato fino alle 2 di lunedì 8 giugno, l'ordinanza emessa lo scorso 28 maggio dal sindaco, Mario Fabrizio Fracassi, che vieta il consumo di alcolici durante la notte (dalle 24 alle 7) in luoghi pubblici. Il provvedimento era stato adottato, in via sperimentale, nell'ultimo fine settimana. Nonostante il divieto di asporto e consumo di bevande alcoliche dopo la mezzanotte, nell'ultimo weekend si sono verificati diversi episodi di risse in centro a Pavia: il titolare di un locale è anche rimasto ferito dopo essere stato colpito a calci da alcuni ragazzi che aveva rimproverato per il tono troppo elevato della voce. Oltre alla proroga dell'ordinanza che vieta il consumo di alcolici all'aperto, è stata stabilita anche la chiusura di bar e pub alle 2.
8:04 - Attilio Fontana a Sergio Mattarella: "Grazie per vicinanza"
Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, ha voluto ringraziare Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, per la visita che farà oggi alla città di Codogno, in provincia di Lodi. A febbraio lì c'era stato il primo caso di Coronavirus in Italia: "Grazie per l'altissima scelta simbolica di venire in Lombardia, dove il virus ha colpito nella forma più violenta, per celebrare questo momento di unità nazionale. Una volontà ben sintetizzata stasera dalle parole del Presidente quando ha detto che 'siamo tutti parte di una stessa storia, di uno stesso popolo'. E che 'siamo chiamati a un impegno comune contro un gravissimo pericolo che ha investito la nostra Italia e che le sofferenze, provocate dalla malattia, non vanno brandite gli uni contro gli altri'. L'attenzione che il Presidente Mattarella ha rivolto alla Lombardia durante la pandemia è stata costante, anche con le frequenti conversazioni telefoniche nelle quali ha sempre sostenuto e incoraggiato la nostra regione e i suoi cittadini".