I fatti risalgono al 28 settembre 2019. Le indagini hanno consentito di appurare che l'uomo era stato picchiato da cinque persone perché, a loro dire, si sarebbe intascato una caparra di 500 euro su un lavoro da 2.700 euro mai eseguito
Ritenevano di essere stati truffati da un artigiano e si erano fatti giustizia da sè, ma a quasi otto mesi di distanza cinque persone sono state arrestate dai carabinieri (due ai domiciliari) per tentato omicidio, sequestro di persona e rapina. I fatti risalgono al 28 settembre 2019 quando a Montano Lucino, nel Comasco, venne trovato un uomo ferito, sanguinante e in stato di semincoscienza.
L'attività investigativa
Le indagini hanno consentito di appurare che l'uomo, un artigiano, si era recato a Lentate sul Seveso (Monza Brianza) a un appuntamento con una cliente per concordare un lavoro da svolgere. Ad accoglierlo, oltre la donna, altre quattro persone che lo avevano picchiato utilizzando anche un cric. Quindi l'artigiano era stato caricato in auto, portato prima vicino al cimitero di Villa Guardia e poi nella zona boschiva di Montano Lucino, picchiato ripetutamente e infine abbandonato, senza cellulare. Soccorso, in ospedale aveva avuto una prognosi di 35 giorni. I carabinieri sono risaliti agli aggressori, che avrebbero agito per punire l'artigiano, reo, a loro dire, di essersi intascato una caparra di 500 euro su un lavoro da 2.700 euro mai eseguito.