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Coronavirus, Gallera: "In Lombardia 53414 casi, 238 decessi in più"

Lombardia
Giulio Gallera

Il numero dei morti è arrivato a 9722. L'aumento dei positivi in regione rispetto a ieri è stato di 1.089 mentre i pazienti che si trovano in terapia intensiva sono 1257. "il traguardo è vicino", ha dichiarato l'assessore al Welfare

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Si riduce ancora il numero di ricoverati per Coronavirus in Lombardia, dove il numero dei decessi è arrivato a 9722, con un aumento di 238 persone rispetto a ieri. Lo ha riferito l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, aggiornando i dati relativi all'emergenza Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - L'EMERGENZA IN LOMBARDIA). In totale sono 53.414 i positivi in regione, 1.089 più di ieri. Di questi, 11.719 sono ricoverati non in terapia intensiva, 114 meno di ieri, 1257 in terapia intensiva, 48 in meno.

"In Lombardia bomba atomica ma il traguardo è molto vicino"

"Il traguardo è molto vicino, vogliamo raggiungerlo a tutti i costi - ha sottolineato Gallera -. Il risultato è vicino, non dobbiamo allentare l'attenzione adesso: dobbiamo veramente fare una Pasqua in casa". Poi ha aggiunto: "Non è possibile paragonare ciò che è successo in Lombardia, una bomba atomica, a quello che è successo nelle altre regioni". Secondo l'assessore c'è "un'abissale differenza" tra i dati del contagio in Lombardia e quelli del Veneto e dell'Emilia.

"Nella nostra regione onda d'urto tremenda"

"In queste settimane ho sentito spesso paragoni con queste due altre regioni - ha affermato l'assessore -, io mi sono sempre affannato a ricordare che in Lombardia è scoppiata una bomba atomica, il virus ha girato indisturbato per almeno 20 giorni prima di essere individuato, nelle altre regioni tutto questo non è avvenuto". L'Emilia "è stata lambita dal focolaio che avevamo qui, quindi la provincia di Piacenza attigua a Codogno, mentre nel Veneto per loro fortuna a Vo' Euganeo c'è stato il primo e unico focolaio sviluppato in maniera molto ristretta". Gallera ha quindi sottolineato che la Lombardia ha "vissuto per 20 giorni un'onda d'urto tremenda che ha risparmiato le altre regioni" e "chi fa qualunque tipo di paragone non lo fa con onestà intellettuale".

"Pronto soccorso di Codogno riaprirà completamente"

Gallera si è poi soffermato sulla riapertura del pronto soccorso dell'ospedale di Codogno, dove è stato identificato il primo caso italiano di Coronavirus, annunciando che "da qui alle prossime settimane lo andremo a riaprire completamente". Il pronto soccorso era stato chiuso dopo la scoperta del Paziente 1 e al momento funziona dalle 8 alle 20 solo per le persone che si presentano da sole. "Appena la situazione si stabilizzerà con maggiore normalità e la flessione diventa costante - ha aggiunto - andremo a riaprire Codogno. Anche noi vogliamo tornare alla normalità, anche nell'erogazione dei servizi".