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Coronavirus, Attilio Fontana: "L'ospedale in Fiera a Milano sarà riferimento per l'Italia"

Lombardia
Ospedale Fiera Milano

Così il presidente di Regione Lombardia: "Non abbiamo ancora vinto niente, la gente deve stare a casa". Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano: "Il più grande reparto di terapia intensiva d'Italia"

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In Fiera si è "lavorato in maniera indefessa e qui è stato realizzato un ospedale di altissima qualità e tecnologia che potrà diventare un punto di riferimento per la rianimazione per tutto il paese, tanto è vero che il Governo ha già detto di voler riprodurre ciò che è stato fatto in fiera al centro Italia e al sud Italia" come "garanzia, diga alle necessità che si dovessero verificare", sono le parole del presidente della Lombardia, Attilio Fontana presentando l'ospedale in Fiera. "Sarà il simbolo della battaglia vinta contro il Coronavirus e il simbolo della ripresa della nostra regione". Ma, ha precisato Fontana, "con una condizione: non abbiamo ancora vinto niente per cui non diffondiamo troppo entusiasmo. La gente deve stare a casa perchè solo così potremo vincere". Per poi aggiungere a Sky Tg24: "Il futuro dell'ospedale in Fiera? Ho parlato con il ministro della Salute Speranza, che mi ha detto che la sua intenzione è di poterlo lasciare e utilizzare e di creare tre hub sulla rianimazione: uno sarebbe questo, uno al centro Italia e uno al Sud in modo da, se si dovessero ripetere situazioni analoghe, avere un punto di riferimento a cui tutte le regioni possono fare riferimento". Infine, sui dati: "Siamo contenti dei numeri che abbiamo. Questa è la strada giusta". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)

"In Fiera più grande terapia intensiva d'Italia"

Poi, è stato il turno di Ezio Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano che gestirà l'ospedale realizzato in Fiera: "Questa è una struttura ospedaliera a tutti gli effetti, non un ospedale da campo" e ospiterà "il più grande reparto di terapia intensiva d'Italia". L'ospedale "rappresenta uno strumento fondamentale per combattere la battaglia contro il covid" e "a regime vedrà impiegati 200 medici, 500 infermieri e altre 200 figure professionali. Per noi è una grande sfida", "un risultato inimmaginabile" frutto di "uno sforzo enorme" e "siamo fieri di gestire una struttura che non ha eguali. Abbiamo fatto in 10 giorni ciò che in maniera ordinaria si fa in qualche anno". Poi:"Oggi siamo qua non per gioire ma per prendere atto del risultato. Questa è una cosa che mai avrei voluto fare, siamo in una battaglia, in una situazione drammatica". Inoltre, Belleri ha ringraziato tutti i donatori che hanno permesso di realizzare il centro di terapia intensiva, concludendo: "Questa struttura rimarrà finché sarà necessario che sia una diga o un faro della speranza, non so quando finirà ma non vedo l'ora di smontarla, abbiamo già predisposto con il Policlinico lo smontaggio e lo stoccaggio in magazzino per riutilizzare i materiali, la speranza è smontare domani mattina ma è un'illusione". Infine: "Le decisioni su quali pazienti andranno in questa struttura verranno prese dal coordinamento regionale". In una fase iniziale "la struttura prenderà i pazienti che non trovano letti in altre strutture", ma poi successivamente potrebbero essere anche trasferiti nel nuovo centro pazienti di altri ospedali.  Un centro in cui lavoreranno circa 900 persone in tutto tra medici, infermieri e personale. "Un ospedale molto grande a tutti gli effetti". All'inizio era stato detto che i posti di intensiva in Fiera sarebbero stati 400, oggi invece è stato spiegato che saranno la metà, 200: "i posti inizialmente sono stati definiti 400 perché fondazione Fiera - ha spiegato il presidente della fondazione aveva disegnato un layout da 400 posti, ma era un ospedale da campo", poi grazie al confronto con colleghi come il gruppo di Bertolaso "abbiamo raffinato il progetto" che "è stato cambiato in corsa cinque o sei volte". 

"Abbiamo mantenuto la promessa"

"Abbiamo fatto una promessa e l'abbiamo mantenuta". Lo ha scritto Guido Bertolaso, ricoverato nei giorni scorsi al San Raffaele perché positivo al Coronavirus, in un messaggio letto alla presentazione dell'ospedale Fiera Milano costruito in 10 giorni per l'emergenza Coronavirus. Un ospedale "specialistico", ha scritto, che potrà essere "replicato a livello nazionale e internazionale". E ancora: "Fiero di essere italiano, quando il Paese chiama io rispondo".