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Coronavirus, positivo un ragazzo di 17 anni in Valtellina

Lombardia

Il giovane è uno studente dell'istituto agrario di Codogno. Venerdì, dopo esser tornato nel paese della provincia di Sondrio, ha iniziato ad avere la febbre 

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Un ragazzo di 17 anni, residente in un paese della Valtellina ma studente dell'istituto agrario di Codogno, è risultato positivo al coronavirus. Venerdì, dopo esser tornato nel paese della provincia di Sondrio, ha iniziato ad avere la febbre e all'ospedale di Sondrio gli sono stati fatti i testi ai quali è risultato positivo. (LIVE)

Trasferito il ragazzo

I sanitari hanno poi deciso di trasferire il 17enne dalla sua abitazione all'ospedale Manzoni di Lecco. Al momento il ragazzo non ha più febbre, sta bene e appare in ripresa. L'Ats della Montagna intanto ha promosso una riunione per disporre e assumere i necessari controlli clinici per gli altri coetanei del minorenne contagiato, tutti studenti residenti in paesi vicini e frequentanti anche loro l'istituto Tosi di Agraria a Lodi.  

I familiari: “Non siamo stati avvisati”

La famiglia del 17enne si dice "fortemente arrabbiata" con l'Ats (l'ex Asl) della Montagna "perché sicuramente da ieri sera l'autorità sanitaria sapeva dell'esito degli accertamenti e non ci ha informati. Lo abbiamo saputo oggi dai giornalisti. Non sappiamo cosa dobbiamo fare, se ora chiamare il medico di base, come comportarci", dicono i parenti annunciando di essersi rivolta ad un avvocato. Il ragazzo si trova nella sua abitazione, dove gli è stato fatto il tampone. Sta meglio, ma ieri la febbre era alta.

Il timore dei genitori dei compagni di classe

"Mio figlio andava a scuola col ragazzo. Non sono preoccupato per me, ma per i miei figli", ha detto un cittadino di Casalpusterlengo, uno dei dieci comuni del Basso Lodigiano interessato dalle misure straordinarie adottate dal governo per l'emergenza coronavirus. "La gente ha paura - aggiunge l'uomo - Sui cellulari si diffondo continue notizie di malati, vengono segnalati ogni dieci minuti. Adesso vediamo cosa faranno. Il 112 risponde, ma fino ad un certo punto. Io però penso che se uno è stato insieme in classe, a contatto con queste persone, forse è meglio che venga sottoposto al tampone".