A sfruttare i lavoratori, di origine nigeriana e albanese, un imprenditore bergamasco, già condannato in passato per gli stessi reati. Alcuni di essi erano richiedenti asilo: per loro saranno applicate le tutele previste dal Testo unico sull'immigrazione
Lavoratori sottopagati, in nero e sottoposti a controlli vessatori. E' questa la situazione riscontrata dal nucleo carabinieri dell'Ispettorato del lavoro di Bergamo in un autolavaggio della Bergamasca. A sfruttare i lavoratori, di origine nigeriana e albanese, un imprenditore della zona, già condannato in passato per gli stessi reati. I lavoratori nigeriani erano, peraltro, richiedenti asilo: per loro saranno applicate le tutele previste dal Testo unico sull'immigrazione, con la possibilità di ottenere un permesso di soggiorno, in caso di cooperazione nel procedimento penale. I carabinieri hanno anche denunciato l'imprenditore per lo sversamento di reflui non autorizzato.