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Trenord, il comitato pendolari: “Ritardi intollerabili, le aziende chiedano danni”

Lombardia

“Il bonus del 30% è solo una presa in giro", sottolinea un rappresentante riferendosi alla possibilità di acquistare a prezzo scontato l'abbonamento sulle direttrici che non hanno rispettato l’indice di affidabilità 

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Ulteriori disagi si sono registrati questa mattina sulla linea Lecco-Milano, tanto che un rappresentante del comitato pendolari lancia un appello: "Le aziende devono chiedere i danni a Trenord e alla Regione Lombardia per ritardi che ormai sono diventati intollerabili. Il bonus del 30% è solo una presa in giro", sottolinea il portavoce riferendosi alla possibilità di acquistare l'abbonamento mensile di dicembre 2019 con lo sconto del 30% per i pendolari che viaggiano sulle direttrici su cui non sono stati rispettati gli standard di affidabilità. L’indice, previsto dal Contratto di Servizio, tiene conto di ritardi e soppressioni dei treni.

I disagi

Questa mattina è stata soppressa la corsa S8 in partenza alle 6.37 da Lecco. Il treno successivo delle 6.52 ha accumulato un ritardo di 30 minuti dovuto all'eccessivo affollamento delle carrozze, con conseguenti problemi anche in senso inverso. Alla base della soppressione - informa Trenord - un guasto alle porte del treno numero 10827. Per tentare di far fronte ai disagi ai pendolari, il diretto proveniente da Sondrio (2553) è stato fatto fermare in via straordinaria alla stazione di Cernusco-Merate. Un provvedimento che il rappresentante dei pendolari giudica "insufficiente" in quanto "in questi casi il diretto proveniente da Sondrio dovrebbe effettuare tutte le fermate fino a Carnate Usmate, dove i pendolari hanno a disposizione più treni". Già ieri alla Stazione di Milano Cadorna numerosi comitati di pendolari hanno protestato esibendo striscioni con lo slogan "Adesso basta".