Lo riferisce il sindaco Giuseppe Sala a margine dell’evento onLife promosso da La Repubblica. "Bisogna rifletterci perché il parere è arrivato ieri sera e secondo me anche in modo un po' inaspettato", commenta il primo cittadino
La Soprintendenza alle Belle Arti di Milano ha inviato un parere al Comune per chiedere di valutare ipotesi alternative alla demolizione dello stadio di San Siro (LA FOTOSTORIA). Lo rende noto, a margine dell’evento onLife promosso da La Repubblica, il sindaco di Milano Giuseppe Sala che commenta: "Bisogna rifletterci perché il parere è arrivato ieri sera e secondo me anche in modo un po' inaspettato. Io personalmente non avevo sentore di questa presa di posizione, dico solo un punto di principio: è veramente molto difficile immaginare due strutture, una nuova e quella vecchia, una vicina all'altra. Delle due l'una, è un altro elemento di riflessione e bisognerà ragionarci nei prossimi giorni".
Sala: "Da capire come lavorare con questo vincolo"
Alla domanda se il parere inviato dalla Soprintendenza metta un veto all’abbattimento dello stadio, il sindaco ha risposto: "No. E' una lettera che va interpretata e c'è da capire come si può lavorare rispetto a questo tipo di vincolo. Bisogna ragionarci, c'è ancora ampio margine". Nell'ipotesi di non abbattere San Siro, aggiunge Sala, "il problema vero è l'utilizzo, perché a quanto emerge da tutte le nostre valutazioni sarebbe molto costoso poi riempirlo. Chi fa lo stadio lo fa per gestire il calcio e a quel punto i concerti d'estate li vuole gestire - ha concluso -. Quindi alla fine rischiamo di andare verso un sistema competitivo che non farebbe bene alla città".
Il Consiglio comunale difende San Siro
Intanto nel pomeriggio di ieri i consiglieri comunali si sono riuniti in commissione per la seconda volta per discutere dei progetti del nuovo stadio. Maggioranza e opposizione, dalla Lega a Forza Italia, fino a una parte del Pd, dicono no all'abbattimento di San Siro e chiedono una perizia da parte di un ente terzo che chiarisca tempi e costi di una riqualificazione del Meazza. Secondo lo studio presentato dalle squadre, la ristrutturazione di San Siro sarebbe onerosa e porterebbe a uno stop del gioco di 4 anni. C’è poi la minoranza ambientalista che si appella al Pgt, il Piano di governo del territorio che il Consiglio comunale dovrà approvare entro il 15 ottobre, in cui si "parla chiarissimamente di diminuire il consumo di suolo - spiega Carlo Monguzzi del Pd -, questa per me è la stella polare e la cosa più importante. E tutto ciò che succede a San Siro non può andare nella direzione opposta. Il problema è ambientale, di consumo del territorio". La Lega invece minaccia di fare ricorso alla Corte dei Conti per salvare San Siro, "simbolo di Milano nel mondo".