L’ex sottosegretario lombardo all'Expo era finito ai domiciliari a maggio nell'ambito dell'inchiesta della Dda milanese su un presunto sistema di corruzione e nomine pilotate
Tornano liberi, per scadenza dei termini di custodia cautelare, Fabio Altitonante, consigliere regionale di Forza Italia ed ex sottosegretario lombardo all'Expo, e il manager Luigi Patimo, finiti ai domiciliari lo scorso maggio nell'ambito dell'inchiesta della Dda milanese su un presunto sistema di corruzione e nomine pilotate in Lombardia. I due indagati sono tornati liberi per effetto della decisione con cui il Tribunale del Riesame, qualche settimana fa, ha derubricato il reato di corruzione in traffico di influenze.
Le accuse
L'ex consigliere era accusato, oltre che di finanziamento illecito, anche di corruzione per aver ricevuto da Daniele D'Alfonso, ritenuto insieme a Gioacchino Caianiello uno dei protagonisti del sistema corruttivo, 20mila euro "al fine di far ottenere il rilascio del permesso a costruire relativamente a un immobile di proprietà della moglie di Patimo".