Varese, 13 indagati per una truffa da 17 milioni di euro a due anziani
LombardiaI truffatori, fra cui figurano anche un promotore finanziario, un funzionario di banca e un notaio, hanno tentato di portare via il patrimonio dei due anziani
Un'indagine della Guardia di Finanza ha portato, nella giornata di mercoledì 17 luglio, all’iscrizione di 13 persone nel registro degli indagati dalla Procura di Varese. L'accusa nei loro confronti è quella di truffa e circonvenzione di incapace. Due anziani, una pensionata e un 93enne, sono le vittime alle quali i malviventi hanno tentato di portare via il patrimonio (a una di 16 milioni e all'altro di un milione), per un totale di 17 milioni di euro.
La prima truffa ai danni di un’anziana
Nel primo caso, i truffatori avrebbero manipolato una pensionata a suon di lusinghe e promesse di amicizia, facendo leva sulla mancanza di familiari a lei vicini. I malviventi erano riusciti a spartirsi sei terreni, 18 immobili, depositi bancari per oltre 2,3 milioni di euro e titoli per oltre quattro milioni di euro, inducendo l'anziana donna a cambiare, sia l'intestazione di polizze vita per circa cinque milioni, che le sue volontà testamentarie, così da assicurarsi tutti i suoi beni. Tra i truffatori c’è anche un notaio, il quale avrebbe fatto intestare alla figlia, minorenne, una polizza vita per 100mila euro. Grazie al direttore della banca dove la donna aveva il conto corrente, la Guardia di Finanza ha potuto ricostruire la vicenda e far bloccare i suoi beni.
La seconda truffa nei confronti di un 93enne
Nel secondo caso, invece, la badante, una donna albanese incensurata, di un 93 enne con deficit di memoria, con il tempo era riuscita a spostare circa 780 mila euro su propri conti correnti o intestati a parenti, con la scusa di aiutare una nipote per un delicato intervento chirurgico. Sul testamento olografo dell'anziano, sequestrato dai finanzieri, era stato inoltre disposto un lascito di 20mila euro a un promotore finanziario, risultato complice della donna, la quale è stata anche denunciata per auto riciclaggio per aver acquistato un appartamento all'estero con il denaro rubato. Ad accorgersi degli anomali flussi di denaro è stata la nipote dell'uomo, che ha denunciato il tutto alle Fiamme Gialle.