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Terrorismo, arrestato foreign fighter italo-marocchino in Siria

Lombardia
Foto di Archivio (Getty Images)

L'arresto è avvenuto nell'ambito di un'indagine della Procura di Brescia. Sul 25enne pendeva un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo

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Nell'ambito di un'indagine della Procura di Brescia, la polizia ha arrestato in Siria un foreign fighter italo-marocchino, Samir Bougana. Nei confronti del 25enne, che ha combattuto prima con le milizie vicine ad Al Qaeda e successivamente con l'Isis, pendeva un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo. L'uomo è arrivato in Italia ieri sera, giovedì 27 giugno, e si trova ora in carcere. Il giovane, nato a Gavardo, nel Bresciano ha vissuto in Italia fino a 16 anni sopratutto nelle province di Mantova e Cremona. Poi il trasferimento con la famiglia in Germania. Un anno fa era stato arrestato dalle forze curdo-siriane.

Chi è il foreign fighter

Dalla Germania aveva raggiunto i teatri di guerra nel 2013. Sono state proprio le autorità tedesche a inviare una segnalazione all'Antiterrorismo della Polizia: gli agenti di Berlino avevano iniziato infatti ad indagare sulla moglie di Bougana, una donna di origine turca, che si era trasferita anche lei in Siria. La coppia ha avuto tre figli, nati tutti e tre durante il conflitto. Sono così partite le indagini prima della Digos di Mantova e poi di quella di Brescia, che hanno portato all'arresto. Un'operazione resa possibile grazie anche alla stretta collaborazione con l'Fbi e al contributo degli uomini dell'Aise, l'Agenzia per la sicurezza esterna, e della Farnesina: sono stati infatti gli americani a tenere i contatti con le forze curdo-siriane alle quali Bougana si era arreso ad agosto 2018.

Procuratore: "Bougana voleva rientrare in Italia"

"È accusato di partecipazione all'attività terroristica dell'Isis ed è il primo foreign fighter italiano che voleva tornare in Italia dopo aver combattuto per l'Isis". A dirlo il procuratore di Brescia Carlo Nocerino in merito all'arresto di Samir Bougana, che ha spiegato: "Abbiamo le prove che si è radicalizzato in Germania e attraverso internet. Si è addestrato militarmente nella Siria del nord in una sorta di comunità dei foreign fighters denominata 'La casa dei tedeschi' perché comprendeva foreign fighters europei, in particolare tedeschi".