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Rogno, incendio nella ditta di rifiuti Valcart. Il sindaco: “Chiudete porte e finestre”

Lombardia
Immagine d'archivio

Il rogo è stato spento grazie al lavoro di undici squadre dei vigili del fuoco intervenute sul posto, ma le fiamme hanno completamente distrutto due campate dei capannoni della ditta

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Un vasto incendio è divampato nelle prime ore di oggi, domenica 21 aprile, all’interno di un’azienda di Rogno, comune della Val Camonica in provincia di Bergamo. La ditta Valcart, situata in via Vittorio Veneto, tratta lo smistamento e smaltimento di rifiuti ed è la principale azienda del settore nell'Alto Sebino. Sul posto sono intervenute, intorno alle 4 di questa notte, undici squadre dei vigili del fuoco da Bergamo e Brescia.

L'incendio

Nel corso della notte l'incendio è stato messo sotto controllo, ma le fiamme hanno completamente distrutto due campate dei capannoni, oltre a diverse strutture e mezzi dell'azienda. l lavoro di spegnimento è proseguito per tutta la giornata ed è terminato nel pomeriggio di domenica. Sono in corso gli accertamenti dei pompieri per determinare le cause dell’incendio. Al momento non si esclude l’ipotesi di dolo. I carabinieri di Clusone stanno indagando sull'incendio e lunedì 22 aprile saranno interrogati i proprietari dell'azienda e probabilmente la procura aprirà un fascicolo.

Il bilancio del rogo

Il bilancio è di 3 mila metri quadrati andati in fiamme, con 4 capannoni su 6, di stoccaggio e lavorazione dei rifiuti, inagibili e intaccati dalle fiamme. In pratica la metà della superficie dell'azienda è stata colpita dalle fiamme.

L'ordinanza del sindaco di Rogno

Attualmente il fondovalle è invaso dal fumo provocato dal rogo: a Rogno, Lovere, Costa Volpino e in tutto l'Alto Sebino si avverte odore di plastica bruciata. Il sindaco di Rogno, Dario Colossi, ha emesso un'ordinanza urgente nella quale si invitano i cittadini, non essendo "a disposizione informazioni specifiche in merito alla pericolosità delle esalazioni provenienti dall'incendio", a "mantenere la chiusura di porte e finestre delle abitazioni e delle attività commerciali, industriali e di servizi, al fine di prevenire un possibile passaggio di inquinanti, compresi i condizionatori, fino a cessato allarme". Vietate anche le attività sportive all'aria aperta e il consumo di frutta e verdura.