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Busto Arsizio, obbligo di firma per lo stalker di Lara Comi

Lombardia
Lara Comi (Agenzia Fotogramma)

L'uomo era già stato condannato a settembre a dieci mesi per stalking. Ha creato un profilo falso sui social con cui contattava continuamente l'europarlamentare di FI

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Il Tribunale di Busto Arsizio (Varese) ha emesso un provvedimento di obbligo di firma nei confronti di Giovanni Bernardini, imprenditore di Jesolo (Venezia), per aver continuato a perseguitare l'europarlamentare di Forza Italia e vicepresidente del Gruppo PPE Lara Comi. Bernardini era stato condannato a settembre 2018 dallo stesso Tribunale a dieci mesi per stalking. 

Lo stalking sui social

Secondo quanto emerso dagli atti del giudice, l'uomo, nonostante la condanna, avrebbe utilizzato un profilo falso sui social per tentare di contattare ininterrottamente l'europarlamentare fino alla fine di marzo. "Deve presentarsi ogni giorno presso l'autorità di Polizia", scrive il giudice nella sua ordinanza, dove precisa "con l'avvertenza che, in caso di trasgressione delle misure cautelari in atto, potrà essere disposta la sostituzione con altra misura più grave, anche di tipo custodiale".

Comi: "Con stalking incubo non ha fine" 

"Con lo stalking l'incubo non ha fine, come purtroppo avevo a suo tempo previsto. Svariate denunce e due condanne non sono bastate a fermare lo stalker, che continua a palesarsi con la sua pressione psicologica attraverso un profilo falso sui social, nonostante le misure restrittive, tra cui un divieto di avvicinamento", dice Lara Comi. "Ringrazio la magistratura e le forze dell'ordine per la sensibilità mostrata anche in questa occasione, ma continuo a credere, forte di questa esperienza, che su questo tema tutti debbano fare di più, da un lato il legislatore introducendo norme più severe, dall'altro le piattaforme dei social network per introdurre sistemi più efficaci contro gli abusi e la diffusione di falsi profili", conclude l'eurodeputata.