Milano, tentò di uccidere la ex convivente: condannato a dieci anni
LombardiaFrancesco Lamesta accoltellò la allora compagna il 1° agosto 2018 al culmine di una lite. Alla donna spetta anche un risarcimento di 5mila euro
È stato condannato a dieci anni di carcere dal Gup Anna Magelli Francesco Lamesta, l'operaio 47enne imputato nel processo con rito abbreviato per avere accoltellato e ferito, il 1° agosto 2018, la sua ex convivente, 38 anni, di fronte a un palazzo di via Bronzetti, in cui abitavano in appartamenti diversi. La sentenza è stata emessa ieri, mercoledì 13 febbraio dal Tribunale di Milano.
La vicenda
Secondo la ricostruzione del PM, l'uomo, attorno alle 22, aveva sferrato tre coltellate alla ex compagna, poi trovata in strada con la maglietta insanguinata e trasportata, non in gravi condizioni, al Fatebenefratelli. Il tutto al culmine, come lui stesso sostenne, dell'ennesima discussione per via del fatto che lei non gli lasciava vedere la loro bambina. Alla lite avevano assistito anche il padre e il cognato della ex compagna, testimoni anche di una delle tre coltellate inferte dall'uomo. Per far perdere sue tracce il più velocemente possibile, il 47enne, all'angolo con via Archimede, aveva aperto la portiera di un'auto in attesa del verde al semaforo, e, salito, aveva minacciato il 26enne alla guida dicendogli: "Se non fai quello che ti dico ti ammazzo con una coltellata". Si era poi fatto accompagnare in via Volturno. Da là si era incamminato in via Confalonieri, dove però si era sentito male, al punto da richiedere l'intervento dell'ambulanza. I soccorritori avevano chiamato la polizia. Inizialmente, il 47enne aveva raccontato di essere stato aggredito da uno sconosciuto. Gli agenti, però, non gli avevano creduto, avevano fatto controlli incrociati e lui aveva confessato.
La versione del 47enne
L'imputato aveva sostenuto di avere colpito l'ex compagna per sbaglio, perché il suo intento sarebbe stato quello di difendersi dal padre di lei che, insieme a suo genero, lo avrebbe aggredito a bastonate. Il 47enne era stato già denunciato un paio di volte dalla donna, e ha alle spalle un arresto per reati contro il patrimonio.
Il rimborso
Il giudice ha accolto la richiesta del PM Antonia Pavan, che aveva chiesto dieci anni per il 47enne, accusato di tentato omicidio, stalking, sequestro e rapina. Il Gup ha anche stabilito un risarcimento provvisionale, immediatamente esecutivo, di 5mila euro per la donna. Il legale dell'uomo, Paolo Di Fresco, ha già annunciato che farà ricorso in appello, dopo la lettura delle motivazioni che saranno depositate tra 60 giorni.