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Milano, hacker si finge donna su chat del web ed estorce denaro: arrestato

Lombardia
Immagine d'archivio (ANSA)

L'uomo infettava i computer dei suoi interlocutori per trafugare dati personali sensibili, foto e corrispondenza a sfondo sessuale. Secondo la polizia postale le vittime sarebbero oltre 400

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Potrebbe esserci una rete di estorsori-web dietro all'indagine che ha portato la polizia postale di Milano ad arrestare un hacker in provincia di Trieste. L'uomo, 43 anni, già noto alle forze dell’ordine, creava falsi profili femminili su chat hard e di incontri, con i quali abbordava le proprie vittime e avviava conversazioni via chat. Poi, infettando i computer dei contatti con dei malware, prendeva il controllo degli hard disk e trafugava dati personali sensibili, foto e conversazioni a sfondo sessuale. Ricattava infine i malcapitati minacciando di divulgare il materiale compromettente, chiedendo in cambio cifre tra i 500 e i 3mila euro in Bitcoin.

L'arresto

Nei confronti del 43enne la polizia postale ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall'Autorità giudiziaria di Milano. L'uomo è gravemente indiziato di estorsione online a danno di svariate vittime. Le indagini lombarde hanno portato all'identificazione di 21 cittadini, tra Milano e Pavia, che hanno subito ricatti. Alcuni hanno pagato, altri no. Tuttavia, il numero dei contatti emersi dopo le perquisizioni e le analisi forensi del materiale informatico trovato a casa del 43enne, fanno sospettare che le potenziali vittime siano oltre 400. Oltre cento persone avrebbero segnalato o denunciato i tentativi di estorsione.

Dirigente polizia postale: "Esposti a questi attacchi"

"Bisogna ricordare sempre che potenzialmente se siamo in rete siamo esposti a questi attacchi - ha detto Salvatore La Barbera, dirigente della polizia postale di Milano - Meglio, se possibile, archiviare foto e materiale sensibile su un hard disk separato, ovvero non connesso alla rete, e utilizzare antivirus aggiornati". Oggi, il 28 gennaio, è il Data Privacy Day, istituita dall'Ue nel 2006, e poi adottata in tutto il mondo, per sensibilizzare gli utenti alla protezione delle proprie informazioni personali online e ai comportamenti sul web.