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Milano, scritta di minacce contro Salvini in zona Ticinese

Lombardia
La scritta comparsa a Milano in zona Ticinese

"Spara a Salvini": è questo il contenuto della scritta contro il ministro degli Interni Matteo Salvini, comparsa oggi sul muro perimetrale di uno stabile popolare a Milano

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"Non sparare a salve, spara a Salvini". Questo quanto si legge nella scritta comparsa oggi, giovedì 24 gennaio, sul muro perimetrale di uno stabile popolare di Milano, in zona Ticinese. Sul fatto indaga il dipartimento antiterrorismo della Procura milanese, guidato da Alberto Nobili. La frase è seguita dal simbolo anarchico composto da una A cerchiata. Lo stabile è situato in via Voltri, dove sono intervenuti agenti della Digos e della polizia scientifica. Stando a quanto appreso, la Digos, nelle prossime ore, farà avere una relazione e gli atti degli accertamenti agli inquirenti, i quali poi apriranno un fascicolo. E' probabile che nell'inchiesta, che inizialmente verrà aperta a carico di ignoti, possano essere ipotizzati i reati di istigazione a delinquere e imbrattamento.

La replica di Salvini

"Niente e nessuno mi spaventa o mi fermerà, mi auguro che la condanna nei confronti di questi delinquenti sia unanime". Così Matteo Salvini commenta la scritta di minacce nei suoi confronti. "Ho esaurito la pazienza, non rido più. Conto che le forze dell'ordine vadano a beccare questi deficienti - ha poi aggiunto Salvini in una diretta su Facebook -. Bello il confronto politico, ma queste non sono idee. Ma sono sicuro che qualcuno a sinistra è capace di difendere anche questo. Io non mi spavento, né cambio il modo di lavorare. Questo è odio, intolleranza e razzismo nei confronti di chi applica la legge".

La ferma condanna del governatore Fontana

Sulle scritte comparse contro il ministro degli Interni Matteo Salvini è intervenuto anche il presidente della Regione della Lombardia Attilio Fontana, che ha condannato il gesto e ha affermato: "Il bruttissimo clima di violenza contro la Lega, alimentato da chi incapace di un confronto democratico non ha altri argomenti che non siano la denigrazione e l'insulto dell'avversario, trova terreno fertile nei soliti imbecilli impermeabili agli appelli ad abbassare i toni, che oggi a Milano hanno fatto apparire scritte intollerabili nelle quali si invita a sparare a Matteo Salvini". "Solo ieri – ha ricordato Fontana su Facebook – l'ennesimo attentato contro una nostra sede, sempre nel capoluogo lombardo, che segue decine di episodi simili che non possono essere considerati casi isolati ma devono essere fermamente condannati, nei fatti e non solo a parole, smettendola di utilizzare termini vergognosi nei confronti di un ministro che ha la sola colpa di dimostrare che è possibile realizzare quanto viene promesso agli elettori". 

Il tweet del sindaco di Milano

Anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha voluto esprimere la sua "solidarietà" al ministro degli Interni e leader della Lega, Matteo Salvini, per la scritta contro di lui apparsa su un muro di uno stabile popolare di Milano. "Le minacce rivolte a Matteo Salvini non sono tollerabili - ha scritto il sindaco in un tweet - a lui esprimo tutta la mia solidarietà". 

La condanna unanime delle forze politiche

"Il ritrovamento avvenuto stamani a Milano di una scritta che invita a sparare contro il ministro degli Interni Salvini è inaccettabile e insopportabile". Così i capigruppo della Lega al Senato e alla Camera, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, commentano in una nota le minacce apparse in via Voltri a Milano nei confronti del vicepremier. "Proprio nei giorni - aggiungono - in cui ci si appresta a ricordare lo scempio e la barbarie che il seme dell'odio ha prodotto in passato e può ancora produrre, doversi misurare, ancora una volta, con tanta becera stupidità e con questo crescente clima di intolleranza, amareggia e mortifica chi crede nella democrazia, nel dialogo sincero e nel rispetto delle posizioni anche se diverse. Il tentativo di rigettare il Paese in un clima di tensione e di disordine, tanto caro agli oscuri mestatori del torbido e a sigle e firme sconfitte dalla Storia, non avrà successo: siamo e saremo compatti nella nostra azione di governo che, col sostegno dei cittadini, continuerà ad operare per fare dell'Italia il paese moderno e civile che noi tutti auspichiamo", conclude la nota.

Il commento di Emanuele Fiano, Pd

"Condanniamo senza esitazione l'orribile scritta anarchica contro Salvini, apparsa su un muro a Milano. La nostra opposizione alle idee della Lega è totale, ma anche quella alla violenza". Lo afferma Emanuele Fiano, deputato del Pd e responsabile sicurezza del Partito democratico.

Solidarietà a Matteo Salvini da Forza Italia

"Piena solidarietà, mia personale e di tutto il gruppo di Forza Italia, a Matteo Salvini - dichiara Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia -. Quando il pensiero contrario si convoglia in un insano clima d'odio, significa che ci si allontana da una società civile, democratica e liberale in cui noi ci riconosciamo. L'Italia ha superato con grandi difficoltà i durissimi anni '70 e la violenza, di qualsiasi matrice, oggi non può avere alcuno spazio. Nemmeno quella verbale. Il rispetto delle idee altrui è il caposaldo della democrazia", conclude Gelmini. Le fa eco su Twitter Mara Carfagna, vicepresidente della Camera: "Il dibattito politico e la critica legittima all'azione di governo non devono mai scadere nella violenza, né verbale né tanto meno fisica. Solidarietà al Ministro dell'Interno Matteo Salvini per le scritte infami comparse sul muro di Milano".