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Ex sindaco di Lodi Simone Uggetti condannato per turbativa d'asta

Lombardia
Foto di archivio (Agenzia Fotogramma)

Dieci mesi di reclusione e 300 euro di multa per Uggetti, ex sindaco di Lodi. L'accusa è di turbativa d’asta per un appalto sulle piscine scoperte della città

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Il giudice di Lodi, Lorenza Pasquinelli, ha condannato a dieci mesi di reclusione e a 300 euro di multa Simone Uggetti, ex sindaco Pd di Lodi, per turbativa d'asta. Comminate, invece, pene minori ai tre coimputati.

La vicenda

L'accusa fa riferimento a un appalto della primavera del 2016 per l’affidamento a sei anni della gestione delle piscine scoperte di Belgiardino e di via Ferrabini, a Lodi. Uggetti era stato arrestato dalla guardia di finanza il 3 maggio 2016 e detenuto presso il carcere milanese di San Vittore per dieci giorni. L’ex sindaco è stato anche condannato a risarcire i danni patrimoniali e non patrimoniali al Comune di Lodi, da liquidarsi in separato giudizio. Il Tribunale ha riconosciuto il diritto del Comune a ottenere il risarcimento, anche se quest'ultimo si era basato su una consulenza esterna che aveva escluso vi fossero danni, e aveva poi deciso di non costituirsi in giudizio.

Le dichirazioni di Massimo Casiraghi

A rappresentare i diritti dell'ente è Massimo Casiraghi, diventato consigliere comunale del Movimento 5 Stelle: "Per la prima volta in Italia un tribunale ha riconosciuto che l'inerzia dell'ente locale chiamato a costituirsi parte civile sussiste anche quando l'ente, pur attivandosi per valutare il caso, dichiara di non costituirsi. In altri procedimenti, invece, la costituzione dei cittadini per azione popolare non era stata ammessa dal giudice semplicemente perché l'ente si era espresso. Ora chiederemo al tribunale civile la quantificazione dei danni patiti dalla città".

Il commento di Uggetti

Simone Uggetti, intanto, ha dichiarato che impugnerà in appello la sentenza. "Questo dibattimento non è stato vano - ha detto - e ha portato luce e verità ai fatti, ma siamo ancora in attesa della giustizia". Il suo avvocato, Pietro Gabriele Roveda, ha spiegato: "Finché non ci tolgono la possibilità di andare in appello e Cassazione, ci andremo", aggiungendo come, a suo parere, la vicenda non giustificasse l'arresto di Uggetti.