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Pavia, confiscati 23 immobili: evasione fiscale da due milioni di euro

Lombardia
Foto di archivio (ANSA)

Le società "cartiere" emettevano documenti fiscali falsi per importi superiori a 100 milioni. Coinvolto un bresciano formalmente nullatenente

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I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria delle Fiamme Gialle di Pavia, nell'ambito di un'indagine per evasione fiscale, hanno sottoposto a confisca definitiva 23 unità immobiliari e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di circa due milioni di euro, nelle province di Brescia, Bergamo, Mantova e Parma.

Frodi fiscali nel Nord Italia e all'estero

L'attività investigativa, coordinata da Alessandra Dolci, procuratore aggiunto della Repubblica di Milano, è scaturita dagli sviluppi dell'operazione 'Gerico 2', che aveva consentito di individuare un 'sodalizio criminale', dedito alla commissione di frodi fiscali perpetrate nel Nord Italia e in territorio estero, in particolare in Slovenia e Croazia. Le indagini, unitamente all'esecuzione di numerose verifiche fiscali e all'esame di centinaia di segnalazioni per operazioni sospette, hanno permesso di individuare una fitta rete di società cosiddette "cartiere" (cioè create al solo fine di emettere fatture per operazioni inesistenti), le quali avrebbero emesso documenti fiscali falsi per importi complessivamente superiori a 100 milioni di euro. Questo consentiva contestualmente alle società "clienti" dell'organizzazione, operanti nel settore dell'edilizia, di ottenere illeciti benefici d'imposta mediante il loro utilizzo.

I soggetti coinvolti

Una delle figure di spicco dell’organizzazione è un bresciano di 50 anni, M.V., per il fisco nullatenente, che con "l'aiuto di vari complici e di un commercialista milanese, B.D. di 79 anni, a cui era demandato il compito di creare e gestire le società 'cartiere', aveva accumulato illegalmente rilevantissimi proventi poi reimpiegati in acquisto di immobili intestati a diverse aziende, amministrate da prestanome, che gli hanno consentito di occultare all'erario, per circa un decennio, un ingente patrimonio".
Il patrimonio, sottoposto a confisca dai finanzieri unitamente alle disponibilità finanziarie derivanti dalla locazione degli stessi immobili, sarà gestito dall'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata.