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Maltrattamenti su anziani, arrestate due persone nel Pavese

Lombardia
Casa di cura (ANSA)

Arrestati il direttore di una casa di cura dell'Oltrepò Pavese e un operatore socio-sanitario. Le vittime sono tutti anziani con gravissime disabilità psichiche

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La squadra mobile di Pavia ha arrestato venerdì mattina il direttore e un operatore socio-sanitario di una residenza sanitaria di Montebello della Battaglia, nell'Oltrepò Pavese, accusati di ripetuti maltrattamenti e gravi lesioni nei confronti degli anziani ospiti della struttura, tutte persone con gravissime disabilità psichiche.

Gli imputati

L'ordine di custodia cautelare, emesso dal Gip Carlo Pasta, su richiesta del pubblico ministero, Camilla Repetto, ha riguardato Giovanni Gastaldo, 67 anni, direttore della residenza "Mons. Rastelli" e Davide Montagna, 35 anni, operatore socio-sanitario. Gastaldo è stato arrestato nella sua casa di Voghera, in provincia di Pavia. Montagna, invece, è stato arrestato mentre era al lavoro nella casa di cura.

Gli episodi di maltrattamento

La struttura era convenzionata con il sistema sanitario nazionale. Dalle indagini condotte dalla polizia, iniziate nello scorso mese di marzo, in seguito ad alcune segnalazioni giunte al commissariato di Voghera, sono emersi anche episodi molto gravi, come quello di un'anziana in carrozzina capovolta da Montagna, con la testa sul pavimento e le gambe rialzate, per non recare disturbo all'operatore e consentirgli così di guardare il suo smartphone. Nel rapporto della polizia si parla anche un anziano "marchiato a fuoco" sul petto con un phon bollente. Contrariamente a quanto riportato dalle agenzie in un primo momento, la gestione della cooperativa non è di OFTAL, sebbene sia dedicata al fondatore dell'Opera. “La struttura è sì dedicata al fondatore di OFTAL - ha dichiarato il Presidente Generale OFTAL Monsignor Paolo Angelino - ma l’Associazione non c’entra nulla con la gestione della stessa. Da parte dei vertici della residenza sanitaria è stato usurpato il nostro nome e in passato sono stati diffidati più volte dall’utilizzarlo con invito a togliere ogni riferimento con noi. Cosa mai eseguita. Ci auguriamo che le indagini facciano il suo corso perché i fatti emersi sono raccapriccianti e ci indignano in quanto Associazione che ogni anno accompagna i malati a Lourdes e presso gli altri luoghi di devozione mariana".