Si tratta di Eugenio Nonini, allevatore ecologista e poeta, non nuovo a gesti eclatanti. Ha protestato davanti al Tar per salvare dall'abbattimento la sua semi-stalla, nell'alpeggio dell'Alta Valle Spluga, al confine con la Svizzera
L'allevatore ecologista e poeta Eugenio Nonini non è nuovo a gesti eclatanti, come quello di immergersi fino al collo nel letame sparso su un campo per dire "no" alla costruzione della nuova tangenziale di Morbegno (Sondrio). Sta di fatto che ieri il 55enne ha raggiunto Milano per un'altra protesta. Nonini, che risiede a Sant'Agata (frazione di Gera Lario, Como), si è messo in testa un curioso copricapo e si è incatenato davanti al Tar di Milano. Ha voluto protestare contro la decisione del Comune turistico di Madesimo (Sondrio) di demolire una struttura ritenuta abusiva dall'amministrazione comunale guidata dal sindaco Franco Masanti, situata all'alpe Teggiate.
Le motivazioni
Un gesto, dunque, per salvare dall'abbattimento la sua semi-stalla, nell'alpeggio dell'Alta Valle Spluga, al confine con la Svizzera, dove d'estate Nonini porta le sue mucche al pascolo. Un'area che il pastore, un vero e proprio eremita del terzo millennio, definisce "il mio presepe". "L'ordinanza non tiene conto degli obblighi di legge sul rispetto del benessere animale, a cui sono tenuto ad adempiere in ottemperanza del Decreto legge numero 146 del 2001 che, al comma 12, dice letteralmente che 'agli animali custoditi al di fuori dei fabbricati deve essere fornita in funzione delle necessità e delle possibilità, un riparo adeguato contro le intemperie, i predatori e i rischi per la salute", afferma Nonini.