Il sindaco ha fatto visita alla famiglia dell’immigrato vittima di un’aggressione a sfondo razzista. Gli accusati sono due giovani valtellinesi che però respingono gli addebiti
Il sindaco di Morbegno, Andrea Ruggeri, ha fatto visita alla famiglia dell’immigrato senegalese, che, sabato 13 ottobre, è stato vittima di un’aggressione a sfondo razzista, e ha comunicato che è pronto a costituirsi parte civile come Comune nel caso in cui si vada a processo. A mobilitarsi non è stato solo il primo cittadino, a guida di una Giunta di Centrodestra, ma l’intera città valtellinese. La Rete antifascista, da questa mattina, sta tenendo un volantinaggio di sensibilizzazione sul caso in piazza Sant’Antonio. Ad essere accusati dell’aggressione sono due giovani valtellinesi, che però negano ogni addebito. I due sostengono infatti che sia stato l’immigrato ad aggredirli. I carabinieri cercano di far luce su quanto accaduto.
La ricostruzione dell’aggressione
L’aggressione è avvenuta intorno alle due nella notte di sabato 13 ottobre, in pieno centro nella località della Valtellina. Il senegalese, 28 anni, si stava recando al lavoro in un panificio della città quando i due giovani gli si sono avvicinati ed hanno iniziato ad aggredirlo. Uno gli ha sferrato un pugno all’occhio destro. Il 28enne ha perso l’equilibrio ed è caduto a terra. Nella caduta, il cellulare è finito a terra ma, nonostante i danni riportati, funzionava ancora. Così, il senegalese, con il volto sanguinante, ha chiamato i carabinieri. Gli aggressori sarebbero stati individuati grazie anche alle riprese delle telecamere di sorveglianza.