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Incendi a Milano, rogo rifiuti “praticamente spento”

Lombardia
Foto di Archivio

Il Comando provinciale: “Rimangono due o tre focolai con colonne di fumo che contiamo di chiudere nel pomeriggio". Con lo spegnimento però si è registrato un aumento dei valori di diossine

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È alle fasi finali l’opera di spegnimento dei vigili del fuoco impegnati, a Milano, sul rogo del capannone in cui erano stoccate tonnellate di rifiuti e che è bruciato, destando allarme tra la popolazione, la sera dello scorso 14 ottobre. Secondo quanto riferito dal Comando provinciale, infatti, l’incendio è “praticamente spento”, anche se “rimangono due o tre focolai con delle minime colonne di fumo. Contiamo di chiudere l'intervento entro il pomeriggio. Probabilmente manterremo una squadra di sorveglianza perché è sempre possibile, in presenza di grandi masse di materiale bruciato, che qualche focolaio possa rigenerarsi, ma possiamo dire che lo spegnimento sarà completato entro poche ore". Secondo l'assessore all'Ambiente Marco Granelli, l'operazione dovrebbe concludersi entro le 16 o le 17 di oggi, venerdì 19 ottobre.

Le indagini

Appena le condizioni di sicurezza lo permetteranno, cominceranno le indagini sul campo in profondità, quelle mirate a cercare tracce all'interno dei materiali combusti che possano far risalire al giro di rifiuti. Gli agenti della Squadra Mobile e della Polizia scientifica hanno effettuato oggi il primo sopralluogo sul sito della Ipb Italia.

Ats: "Rischi bassi o inesistenti per la salute"

Nel frattempo, nuove rassicurazioni sul fronte delle condizioni dell'aria arrivano da Palazzo Marino: il direttore sanitario di Ats Milano, Emerico Maurizio Panciroli, ha ribadito che i rischi per la salute "sono bassi, se non inesistenti nel medio e lungo termine". L'Ats, ha fatto sapere il direttore, sta pensando di diffondere fra la cittadinanza un vademecum "con azioni utili da intraprendere subito dopo e nei giorni successivi" ad episodi simili. L'Arpa invece, ha spiegato il direttore del Dipartimento Milano, Monza, Brianza, Franco Olivieri, manterrà i propri presidi per il monitoraggio delle concentrazioni di diossine e Ipa all'interno del sito di via Chiasserini "fino a lunedì mattina. Valuteremo poi se sarà necessario proseguire".

Nuovi dati dall'Arpa

In via Chiasserini oggi, venerdì 19 ottobre, si sono registrati valori più alti rispetto a ieri. Nella zona del rogo infatti, ha spiegato Arpa, la concentrazione di diossine e furani è pari a 6.7 picogrammi per metrocubo/teq, mentre il giorno precedente i valori corrispondevano a 0.5 per metrocubo. L'aumento è dovuto al fatto che con lo spegnimento del rogo la temperatura dei fumi si è abbassata e, quindi, questi ricadono più velocemente a terra e con una minore diluizione. Si conferma, tuttavia, la valutazione dell'impatto dell'incendio, classificata come medio-bassa: per fare un paragone, a seguito dell'incendio di Bruzzano del 24 luglio 2017 il valore registrato per diossine e furani era stato di 98 picogrammi.